Tralci che portano frutto
Presentato il progetto di ristrutturazione della nuova casa di accoglienza Agape a Carpi che sarà intitolata a Mamma Teresa
di Virginia Panzani
Un tralcio che, innestato nella “vera vite”, continua a portare frutto. L’immagine evangelica ben si adatta a dare l’idea di quanto il carisma di Mamma Nina si mantenga fecondo attraverso l’Agape, la realtà di accoglienza per mamme e i loro bambini, che si sta ampliando con una nuova casa – la quinta – in viale Carducci 99-103 a Carpi, intitolata a Mamma Teresa. Il progetto di ristrutturazione – attualmente in corso – è stato presentato lo scorso 1° luglio presso la Casa della Divina Provvidenza con gli interventi di don Massimo Dotti, presidente della Pia Fondazione Casa della Divina Provvidenza ETS, Mario Arturo Ascari, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, Rossella Piana, direttrice delle Case Agape, e monsignor Gildo Manicardi, vicario generale della Diocesi. Erano presenti i progettisti Corrado Faglioni e Irene Torreggiani di Enerplan, Andrea Galdo, direttore sede di Carpi Centro di BPER Banca, Alessandro Stradi e Roberta Adami dello Studio Abaco, Nicol Capone e Alessandra Guandalini dello Studio Bucca e Partners, e Claudio Boccaletti, amministratore dell’impresa esecutrice Boccaletti Costruzioni. Presenti, inoltre, il neosindaco di Carpi, Riccardo Righi, e l’assessora all’integrazione socio-sanitaria e alla salute, Tamara Calzolari.
Un sogno che si realizza
Con il restauro del villino in viale Carducci, la Pia Fondazione Casa della Divina Provvidenza, tramite il proprio ramo onlus Agape di Mamma Nina, ha spiegato Stefano Forti, membro del consiglio di amministrazione, ha voluto realizzare il “sogno” di dare risposta alla richiesta pressante di accoglienza che il territorio ha espresso negli ultimi anni.