E le stelle stanno a guardare
“Lo sportello di Notizie”: l’avvocato penalista Cosimo Zaccaria interviene su questioni inerenti il vivere quotidiano
I giorni sono caldi, ma la memoria torna a dicembre scorso, ad una situazione che ci ha visti impotenti e che potrebbe, purtroppo, ricapitare. Dopo scarse notizie diffuse pigramente, con una accidia controllata e forse voluta, scopriamo che non è vero che tutto stia andando bene… uno dei maggiori Molok cui abbiamo deciso di affidarci per la tutela della nostra salute, l’azienda Asl, è stata sconfitta, in modo lacerante. Gli hacker hanno violato il sistema informatico di tutta l’azienda sanitaria e quindi di vari ospedali, di migliaia di pazienti e famiglie. Non solo. I dati più riservati sono stati sottratti ed illecitamente diffusi in tutto il web. Ma non è finita. Addirittura vi sarebbe stata una richiesta di riscatto. Ma come è stato possibile?
Come è ammissibile in un’era in cui tutto è stato basato sulla tecnologia, in cui anche solo per prenotare un esame del sangue occorre ricorrere al web, in cui abbiamo tormentato i nostri anziani portandoli ad affidarsi a schermi e tecnologie per loro sconosciuti, ancora, come è possibile sia potuto accadere ciò? Tutti gli innumerevoli modelli che abbiamo firmato per la privacy altro non sono, ora, che carta straccia? In un sistema così complesso, in cui, oramai, tutti sono dirigenti di tutti e i pochi sanitari effettivamente impegnati con i malati e i più deboli sono costretti a turni massacranti e sono mal pagati, qualcuno dei super manager aveva previsto una difesa informatica? Era stato previsto un piano di emergenza?
Era stato tutelato il singolo paziente, rispetto al caso in cui tutti i propri dati, anche i più sensibili, fossero finiti su internet -accessibili a tutti- come avvenuto nella realtà? Su questo cala ed è calato il silenzio. Poco prima, nel mese di settembre, i media avevano diffuso notizia dei cospicui premi produzione che i manager Ausl si erano assegnati, premi per lo più basati non sulla qualità dei servizi, ma sul taglio dei costi. Notizia, questa, che aveva ancora più lasciati attoniti i medici, gli infermieri, i tecnici, realmente operativi con i malati, non considerati nelle gratifiche di quelli del piano di sopra.
Ebbene, a questo punto, con il disastro informatico accaduto, con la devastante violazione della privacy ancora in corso, cosa accadrà? Ci sarà un responsabile di quanto accaduto? E i tagli per cui i dirigenti dei piani superiori si sono autogratificati hanno inciso su una simile debacle? Il povero malato che è stato spogliato non solo fisicamente ma anche moralmente da tutto questo scempio, come si potrà comportare? Come e da chi si potrà difendere? Per ora una cosa è certa: le “stelle tanno a guardare”, già pronte a quello che sarebbe stato il prossimo agone elettorale, a ospedali propagandati e che non verranno mai realizzati, a hospice belli sulla carta, studiando nuovi slogan automedicativi e ipnotici per la popolazione.