Nuova Casa Agape: il punto sulla ristrutturazione
L'immobile, dedicato a Mamma Teresa, in viale Carducci, potrà ospitare 7/8 nuclei di mamme con figli
Si è svolta stamattina, nel giardino della Casa della Divina Provvidenza di Carpi, la conferenza stampa per la presentazione e l’aggiornamento del progetto di ristrutturazione in corso della nuova Casa Agape di viale Carducci, 103, che sarà dedicata a Mamma Teresa.
A introdurre l’incontro è stato Don Massimo Dotti, presidente Fondazione Casa della Divina Provvidenza ETS, che ha sottolineato tutta la gratitudine verso le persone che si stanno impegnando per il progetto, ribadendo la speranza di “potere inaugurare la nuova casa il prossimo 3 dicembre, anniversario della morte di Mamma Nina”. Sono poi intervenuti Rossella Piana, direttrice Case Agape, Mario Arturo Ascari, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e Monsignor Gildo Manicardi, vicario generale Diocesi di Carpi. Presenti Andrea Galdo, Direttore sede Carpi Centro di BPER BANCA, Corrado Faglioni e Irene Torreggiani, Enerplan srl, Claudio e Gabriele Boccaletti dell’impresa costruttrice Boccaletti, Alessandro Stradi e Roberta Adami, Studio ABACO, Nicol Capone e Alessandra Guandalini, Studio Bucca e Partners, nonché il sindaco di Carpi Riccardo Righi e l’assessora alle politiche sociali Tamara Calzolari. L’incontro è poi proseguito con una visita al cantiere della nuova casa che potrà ospitare 7/8 nuclei di mamme con bambini.
I costi dell’intervento
Il costo totale preventivato per l’intervento di ristrutturazione dell’immobile di viale Carducci, futura casa Agape “Mamma Teresa”, ammonta a 905 mila euro di cui 100mila per gli arredi interni ed esterni. Come contributi connessi all’operazione di ristrutturazione e da enti esterni sono previsti 438mila euro (288mila ricavato dalla cessione del bonus 110% a BPER negli anni 2023-2024; 150mila euro da erogazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi 2023-2024). Quindi a carico della committenza, la Pia Fondazione Casa della Divina Provvidenza ETS, restano 467mila euro di cui 385mila già impiegati per la prima fase dei lavori. Tale disponibilità economica è stata resa possibile dalla vendita di un immobile di proprietà della Pia Fondazione. Restano ancora da coprire spese per 82mila euro che costituiscono l’obiettivo del programma di raccolta fondi, da qui a dicembre, come sempre affidato all’intervento della Provvidenza attraverso i generosi benefattori che mai hanno fatto mancare il necessario alla prosecuzione dell’opera di Mamma Nina.