Mozarc Bellco, la neo sindaco Budri: “Mirandola continua ad essere al fianco dei lavoratori”
Vertenza Mozarc Medical-ex Bellco, al tavolo della Regione convocato a Bologna ha partecipato anche la neo sindaco di Mirandola Letizia Budri: “Oggi seduta al tavolo non c’ero io, bensì tutta la comunità mirandolese, per far sentire alle lavoratrici e ai lavoratori della Bellco che non sono e non saranno lasciati soli”
Nel pomeriggio di mercoledì 26 giugno, presso la sede della Regione Emilia-Romagna, si è tenuto il tavolo di confronto convocato dal presidente della Regione Stefano Bonaccini, al quale hanno preso parte l’assessore allo sviluppo economico Vincenzo Colla, le autorità della bassa modenese fra cui la neo sindaco di Mirandola Letizia Budri, i rappresentanti della multinazionale americana Mozarc Medical, Confindustria Emilia Centro e tutte le rappresentanze sindacali e dei lavoratori.
Mozarc Medical si è impegnata a dare attuazione a un processo di reindustrializzazione del sito al fine di preservarne la continuità industriale anche attraverso l’individuazione di possibili acquirenti: al contempo non darà corso ad atti unilaterali fino alla individuazione di una soluzione industriale, produttiva e occupazionale.
Regione, istituzioni locali e sindacati, prendono atto degli impegni assunti da Mozarc e la Regione è disponibile a supportare il processo di reindustrializzazione utilizzando i propri strumenti legislativi e normativi vigenti.
L’esito della riunione di mercoledì 26 giugno, in viale Aldo Moro, sarà portata anche all’appuntamento convocato per martedì 9 luglio alle 15 a Roma nella sede del ministero delle Imprese e del Made in Italy, su indicazione del ministro Adolfo Urso, e che sarà presieduto dalla sottosegretaria Fausta Bergamotto.
Letizia Budri (sindaco di Mirandola): “Un altro passo avanti, fatto insieme. Trovare un testo di assunzione di impegno condiviso non è stato immediato, ma la volontà di trovare una soluzione ha prevalso. Oggi seduta al tavolo non c’ero io, bensì tutta la comunità mirandolese, per far sentire alle lavoratrici e ai lavoratori della Bellco che non sono e non saranno lasciati soli”.