La pubertà precoce indice di un disagio
Etica della vita, una rubrica di Gabriele Semprebon
Da qualche anno, cioè dalla fine della pandemia, l’Italia ha registrato un incremento importante di casi di pubertà precoce soprattutto nelle bambine. Rispetto a qualche decennio fa, il menarca si presenta attorno agli 11 anni. Si definisce pubertà precoce quando compaiono i primi segni di sviluppo puberale prima degli 8 anni nelle femmine e prima dei 9 nei maschi. Quando questi segni compaiono dopo gli 8 anni per le femmine e dopo i 9 per i maschi si parla di pubertà anticipata. I cambiamenti puberali sono legati alla produzione di particolari ormoni sotto il controllo ipofisario. Spesso i cambiamenti puberali precoci o anticipati non sono causati da patologie, però, sono stati recentemente individuati alcuni geni che possono spiegare fenomeni di questo tipo.
Le cause più comuni della pubertà precoce sono da ricercare soprattutto in alcune abitudini tipiche di questo tempo come la sedentarietà e il troppo tempo passato davanti a schermi come anche un bombardamento di stressori (fattori di stress) che incombono sui giovanissimi che stanno crescendo. Questo scenario è causato anche dai genitori stessi che impongono tantissime attività ai loro figli con ritmi frenetici e pochissimo tempo libero, da impiegare bene, per poter anche decongestionarsi dallo stress, un tempo semplicemente per giocare svagandosi tra gli amici e all’aria aperta, senza competizioni o ring dove tutti partecipano animatamente.
Nel trattamento della pubertà precoce si utilizza spesso la triptorelina, farmaco impiegato nei casi di disforia di genere nei minori prepuberi o puberi. Tanto per avere un’idea del trattamento per la pubertà precoce, in Italia, l’Aifa stima che ogni giorno 55.000 persone assumono questo medicinale. Formulando un pensiero finale, mi preme sottolineare il fatto che dove c’è responsabilità degli adulti, in quanto fanno utilizzare per un enorme lasso di tempo apparecchi elettronici ai giovanissimi, non li fanno adeguatamente muovere con una corretta attività fisica, li sovraccaricano di tante discipline da svolgere senza concedere loro un tempo congruo per lo svago, allora dobbiamo seriamente fare un esame di coscienza in quanto il corpo comunica un disagio che è già in atto e non fa che peggiorare.