Liturgia con i non udenti
Domenica 23 giugno, in San Bernardino Realino, Messa in LIS presieduta dal vescovo Erio e animata dalle Figlie della Provvidenza
di Virginia Panzani
Domenica 23 giugno, alle 11, nella chiesa di San Bernardino Realino a Carpi, il vescovo Erio Castellucci presiederà la Santa Messa che sarà animata in LIS – la lingua italiana dei segni – per le persone non udenti che parteciperanno. Questo evento si colloca nell’ambito dell’iniziativa nata da una proposta del Gruppo missionario della parrocchia di San Bernardino Realino, con il coordinamento del diacono Ennio Apicella e della moglie Stefania Garuti. L’idea è stata subito accolta con favore dal vescovo Erio Castellucci e dal parroco don Mauro Pancera – che è anche direttore dell’Ufficio liturgico diocesano – per la possibilità, che offre, di rendere partecipi della liturgia anche le persone non udenti, troppo spesso, purtroppo, re- ai margini della vita ecclesiale. Nel frattempo, i promotori dell’iniziativa hanno preso contatto con le Figlie della Provvidenza per le sordomute di Santa Croce, che hanno accolto con entusiasmo l’invito ad animare la liturgia per i non udenti. Dopo un primo appuntamento, per così dire, in via sperimentale, ad aprile, si è deciso di fissare la celebrazione ad ogni quarta domenica del mese in San Bernardino Realino. Si è così celebrata la seconda Messa a maggio, con un positivo riscontro, a cui segue ora l’appuntamento di giugno, con la presenza del vescovo Erio, che, come detto sopra, ha incoraggiato fin dall’inizio questa proposta. Tutti sono invitati a partecipare. La Messa in LIS sarà sospesa, per la pausa estiva, a luglio e ad agosto, ma riprenderà la quarta domenica di settembre, che cadrà il 22 settembre.
Dati in Emilia-Romagna sulle persone con disabilità uditiva
Il Consiglio Regionale dell’Ente nazionale sordi (Ens) Emilia-Romagna, si occupa di servizi e iniziative rivolte al cittadino, in collaborazione con enti locali pubblici e privati, a partire dall’approvazione della legge regionale numero 9 del 2 luglio 2019, volta a garantire e facilitare, in Emilia-Romagna, “l’accesso delle persone sorde, sordocieche o con disabilità uditiva alle prestazioni e ai servizi sociosanitari appropriati”. Si impegna in vari ambiti per rendere sempre più accessibile e inclusiva la quotidianità delle persone sorde, in linea con quanto previsto dalla Convenzione Onu dei diritti delle persone con disabilità.
In Emilia-Romagna sono circa 3mila le persone con disabilità uditiva in forma più o meno grave, e secondo i dati dell’assessorato alla Sanità, ogni anno nascono in media 130 bambini con sordità, quasi 4 ogni 1.000 nati. Sono in aumento, inoltre, le persone che si sono rivolte ai servizi sociosanitari per ricevere assistenza: tra il 2011 e il 2021 si è registrato un incremento del 50% tra gli adulti e del 45% tra i minori.