Crisi Mozarc, solidarietà del card. Zuppi e del vescovo Castellucci ai lavoratori
Crisi Mozarc (ex Bellco), martedì 18 giugno, il card. Zuppi, presidente della Cei, e il vescovo di Carpi Erio Castellucci hanno espresso piena solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori: “le soluzioni ci sono e vanno trovate”. Nel pomeriggio don Carlo Bellini, a nome della Diocesi, si è recato al presidio davanti all’azienda
Don Carlo Bellini (a destra) al presidio presso la Mozarc
Il 15 giugno 2024 sarà una data da ricordare perché quasi duemila persone, dipendenti, rappresentanti delle istituzioni e singoli cittadini, hanno aderito al corteo che ha attraversato le strade di Mirandola per dire no ai licenziamenti alla Mozarc ma soprattutto in risposta a quello che appare un campanello d’allarme per tutto il distretto, ovvero la fuga delle multinazionali, con tutte le conseguenze per i lavoratori, compresi quelli dell’indotto.
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Il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana (Cei), è intervenuto, oggi, martedì 18 giugno, alla vigilia del primo confronto di mercoledì 19 giugno con la multinazionale Mozarc (ex Bellco) nella sede di Confindustria.
Sempre oggi, il vescovo di Modena e di Carpi, mons. Erio Castellucci ha voluto esprimere il suo sostegno alle 350 persone che la multinazionale americana vorrebbe licenziare interrompendo la produzione a Mirandola.
Zuppi: “La solidarietà della Chiesa è piena”
“La solidarietà della Chiesa è piena. Le soluzioni ci sono e vanno trovate con pazienza e solidarietà, sapendo che la precarietà è quanto di peggio ci possa essere. Ci auguriamo che le parti sociali riescano a trovare gli accordi e le garanzie per guardare con speranza al futuro. Sentiteci vicini” ha detto in un video messaggio Zuppi, trasmesso al presidio Mozarc nel tardo pomeriggio di oggi, martedì 18 giugno.
Il messaggio del vescovo Castellucci
“Desidero manifestare la mia solidarietà ai lavoratori – ha scritto alle organizzazioni sindacali monsignor Castellucci, vescovo di Carpi, Diocesi a cui appartiene il territorio di Mirandola -. Vi sono vicino e spero che anche l’interessamento della dottoressa Alessandra Camporota, prefetto di Modena, possa favorire una soluzione positiva: un caro saluto!”.
L’incontro con don Carlo Bellini
Sempre nella giornata di oggi, martedì 18 giugno, al presidio davanti ai cancelli Mozarc, è giunto don Carlo Bellini, vicario per la pastorale della Diocesi di Carpi, per incontrare le lavoratrici e i lavoratori. “Vorrei portarvi i saluti del vescovo Erio e la vicinanza della Diocesi. Sono di Mirandola, conosco benissimo la storia del biomedicale mirandolese e gli uomini che l’hanno fatto.
Qui, dalle nostre parti, c’è l’orgoglio di lavorare, di produrre, di fare cose buone, c’è cultura del lavoro e qui non si lavora solo per portare a casa i soldi – ha detto don Bellini, interrotto da un lungo applauso delle lavoratrici e dei lavoratori -. Qui il lavoro è un elemento culturale e di civiltà della vita e le persone qui ne sono orgogliose. Facciamo le Ferrari e facciamo i filtri che salvano le persone. Facciamo cose bellissime e questa cultura va salvaguardata, perché è un bel modo di lavorare, di pensare il lavoro e di stare al mondo. Vi auguro che la vostra battaglia abbia successo e che Mirandola possa continuare a crescere e con lei la civiltà del lavoro e del biomedicale, affinché possa rimanere un distretto sempre in crescita, anche pensando al futuro. Esattamente il contrario di ciò che stanno pensando di farvi fare. Il futuro esiste ed esiste un futuro coraggioso. Il dottor Mario Veronesi non c’è più ma ci siete voi, gente coraggiosa che può inventare il futuro del biomedicale. Col cuore siamo tutti vicino a voi”.
Cgil e Cisl: “Dalla Chiesa un sostegno importantissimo”
Per Lisa Vincenzi (Filctem Cgil) e Alberto Suffritti (Femca Cisl Emilia Centrale) “è importantissimo sentire al nostro fianco la forza e la solidarietà anche della Chiesa, che si è mobilitata in modo appassionato e intenso per proteggere il diritto al futuro di 350 persone che non possono pagare il conto di una scelta aziendale che vuole solo e soltanto mettere il profitto davanti alla vita di chi lavora e di chi ha reso il biomedicale un fenomeno mondiale. Fenomeno che andrebbe espanso, non attaccato nel modo brutale che sta seguendo Mozarc. A nome di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori, grazie di cuore al cardinale Zuppi, grazie di cuore a don Erio. Il loro coraggio nel prendere posizione è una testimonianza esemplare di impegno civile”.
Guarda il videoservizio sulla visita di don Bellini alla Mozarc.