Crisi Mozarc Bellco, visita del presidente della Regione Bonaccini
Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, si è recato nel pomeriggio di oggi, giovedì 13 giugno, presso la Mozarc Medical (ex Bellco) a Mirandola. Ha assicurato che la Regione aprirà un tavolo comune per trovare una soluzione impegnandosi a fare tutto il possibile per salvaguardare l'occupazione
Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, si è recato nel pomeriggio di oggi, giovedì 13 giugno, presso la Mozarc Medical (ex Bellco) a Mirandola, dove stazionano in presidio le lavoratrici e i lavoratori dello stabilimento dopo l’annuncio, da parte dell’azienda – avvenuto ieri mercoledì 12 giugno – di chiudere la produzione. 300 dipendenti rischiano di perdere il posto di lavoro, insieme ad una cinquantina di lavoratori somministrati.
Come ha affermato Bonaccini, la Regione proporrà di convocare un tavolo comune per riunire tutte le parti interessate al fine di trovare una soluzione come è accaduto in altre occasioni, ad esempio con la Marelli. “Siamo al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori, con tutte le istituzioni. Abbiamo coinvolto il governo e il ministero competente perché se l’Emilia-Romagna è la prima regione manifatturiera italiana e la prima regione per quota pro capite di export, che la stessa presidente del Consiglio ha definito la locomotiva d’Italia, se diamo un contributo così grande al Paese per la sua crescita e l’occupazione, non possiamo accettare che in questa terra avvenga ciò che è avvenuto. Tra l’altro dopo che questa terra, così martoriata dodici anni fa in questo periodo, oggi si trova ad avere più posti di lavoro e più imprese di prima”. “Quando si parla di licenziamenti – ha proseguito Bonaccini – si tratta di un fatto intollerabile, e qui tanto più inaccettabile anche per le modalità in cui è avvenuto. Ci batteremo fino all’ultimo perché venga salvaguardata l’occupazione. La Regione è a disposizione per fare tutto il possibile, anche sul fronte di un’eventuale innovazione e trasformazione produttiva”.
Solidarietà da La Zerla e Avis Mirandola
Fra le attestazioni di solidarietà giunte nella giornata di oggi, giovedì 13 giugno, anche quella della Cooperativa Sociale La Zerla di Mirandola. Si legge in una nota, “il solo mantenimento del reparto di ricerca e sviluppo e alcuni servizi a supporto mette forte preoccupazione in tutto l’indotto che coinvolge il territorio. ‘Dal biomedicale come cooperativa riceviamo materiali di semplice lavorazione dal recupero delle materie plastiche che sono fondamentali per l’occupazione delle persone più fragili – dichiara Roberto Ganzerli presidente della cooperativa -, l’interruzione di questa filiera porterebbe delle conseguenze pesantissime sull’occupazione di circa 30 persone disabili. Per questo chiediamo, a fianco dei lavoratori della Mozarc, che i sindacati e tutte le istituzioni pubbliche si facciano parte attiva e propositiva nel trovare una soluzione che garantisca l’occupazione e il proseguo della produzione nei termini che conosciamo”.
Anche Avis Mirandola è intervenuta. “Come Avis Mirandola esprimiamo piena solidarietà ai lavoratori della Mozarc Bellco – ha sottolineato il presidente Fabio Vitali -. Una solidarietà che sentiamo doverosa prima di tutto in difesa del diritto al lavoro a cui aggiungiamo, come avisini, una vicinanza particolare a tutte le maestranze anche per la lunga comune sensibilità nella donazione del sangue di gran parte di esse, sintesi di solidarietà, altruismo e generosità”. Non meno significativo l’appello dell’intero gruppo dirigente Avis Mirandola affinché i sindacati e le istituzioni pubbliche si facciano parte attiva e propositiva per una soluzione capace di assicurare gli attuali livelli occupazionali.