50° Fism a Roma, presente la delegazione provinciale di Modena
50° della Fism (Federazione Italiana Scuole Materne), a Roma il convegno “Prendiamo il largo - Prima i bambini: ieri, oggi, domani” e la Santa Messa di Pentecoste presieduta dal Papa. Presente anche la delegazione provinciale di Modena
di Daniela Lombardi, vicepresidente Fism Modena e consigliera nazionale
Delegazione provinciale di Modena
Il 18 maggio scorso presso l’Auditorium Conciliazione a Roma si è svolto il convegno: Prendiamo il largo – prima i bambini: ieri, oggi, domani per festeggiare il primo mezzo secolo di vita della Fism Nazionale istituita per volontà della CEI nel 1974. Anche una delegazione Fism emiliano-romagnola di 130 persone, e di queste 20 della Fism provinciale di Modena, presente all’importante evento celebrativo e di rilancio di un nuovo patto federativo a servizio delle articolazioni Fism territoriali e delle 9mila realtà educative (nidi, sezioni primavera e scuole dell’infanzia) diffuse capillarmente su tutto il territorio nazionale.
Ad accogliere i circa 1500 partecipanti provenienti da tutta Italia, postazioni di tutte le Fism Regionali in cui potersi incontrare, dialogare e riconoscersi appartenenti ad un’unica Federazione in cui, al di là delle specificità territoriali e regionali, ci si rispecchia in una universalità derivante dall’ispirazione cristiana dei progetti educativi che caratterizzano la proposta formativa delle realtà aderenti a Fism.
La giornata, condotta magistralmente da Lorena Bianchetti, si è articolata con ritmo incalzante dando voce ad un percorso storico-pedagogico al mattino e ad un percorso sociologico-demografico ed economico al pomeriggio.
Si inizia con il saluto beneaugurante di Papa Francesco in cui esprime “compiacimento per la significativa attività educativa svolta in tanti anni di servizio per la collettività”. Si dà lettura del messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che “riconosce il ruolo fondamentale delle scuole dell’infanzia paritarie”. Si prosegue con il video saluto del card. Matteo Zuppi che ricorda “l’incompiutezza della legge di parità e invita la Fism a continuare a seminare come ha fatto chi ci ha preceduto i cui frutti sono tangibili anche oggi accompagnando nel loro percorso di crescita i bambini con coraggio e tanto amore. Invita a guardare con speranza e senza paura, l’avvenire”.
Prende la parola Giampiero Redaelli, presidente Fism Nazionale, orgoglioso di rappresentare le molte realtà della famiglia Fism. Nello spiegare lo slogan del convegno sull’invito a prendere il largo con fiducia sottolinea l’importanza di essere “pazzi di speranza, e invita a rompere il sentimento di sfiducia generale della società ricordando che Fism ha radici ben piantate in un terreno perennemente molto fertile che è il Vangelo. È possibile far vivere e rivivere quello che il vangelo ci insegna”.
A seguito dei saluti si apre la tavola rotonda in cui i relatori si confrontano su un piano storico- pedagogico e affettivo -relazionale. La prof.ssa Monica Amadini, ordinario di pedagogica generale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, ribadisce l’importanza dell’ascolto nella relazione educativa in grado di costruire, in momenti istituzionali ed informali, fiducia nell’altro: la capacità di ascoltare e di essere in relazione è un tratto caratteristico e fondativo delle scuole Fism in cui esiste un’etica della responsabilità e della prossimità che dà vita ad una genitorialità diffusa, in grado di prendersi cura di persone e di contesti, al di là del “proprio orticello”. Prosegue la riflessione il prof. Andrea Bobbio, professore dell’Università della Valle d’Aosta, ponendo l’attenzione su come oggi non ci si occupa più di infanzia ma ci si pre-occupa per essa, creando ansia. È necessario riequilibrare lo sguardo sui bambini tenendo conto di tutte le dimensioni dello sviluppo e che veda la persona nel suo insieme, superando la caratterizzazione dei metodi educativi e ritornando alla pedagogia come cura delle relazioni e dei contesti. Agli educatori e genitori serve tempo disteso per dire “ti accetto per come sei”. Il medico e psicoterapeuta Alberto Pellai riporta l’attenzione sulla sfida dei nostri gironi in cui la vita reale si contrappone alla vita digitale, troppo spesso con una accentuazione su quest’ultima. Il bambino che guarda lo schermo sta alimentando il suo cervello con materiale che non gli fa bene e non lo nutre. Si vedono sempre di più bambini regolati emotivamente tramite lo schermo e non attraverso una relazione educativa. La sfida di oggi è proprio con i genitori della fascia 0/6 anni. Interviene il prof. Fulvio De Giorgi, storico dell’educazione presso l’università di Modena e Reggio Emilia: non bisogna perdere la speranza, è necessario educare alla pace in un confronto dialogico. Tutti i relatori ribadiscono l’importanza di offrire a insegnanti ed educatori tempi umani che consentano loro di fare il proprio lavoro, maggior riconoscimento economico e sociale.
La mattinata prosegue con il dialogo tra Giampiero Redaelli e il vescovo Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico Università Cattolica del Sacro Cuore e dell’Azione Cattolica Italiana. Si ribadisce l’importanza delle scuole paritarie Fism sia sul piano dell’offerta formativa che sul piano della tenuta democratica del nostro Paese. Si chiede con forza l’esigenza di un riconoscimento effettivo ed economico della parità a carico dello Stato. Giuliodori riprende le parole evangeliche “amatevi gli uni gli altri come Io vi ho amato” come base dell’alleanza scuola-famiglia in cui la cultura del noi deve emergere su una cultura sempre più individualista. La presenza di bambini di culture e religioni diverse da quella cristiana cattolica è “una fortuna e una grazia, perché le scuole contribuiscono a far crescere adulti consapevoli, in grado di vivere esperienze di solidarietà e di pace. La sfida di oggi, per le scuole Fism, è quella di accogliere tutti senza perdere la specificità cattolica, sostenere ed accompagnare le famiglie senza sostituirsi. Fin da ora abbiamo lo sguardo fisso al Giubileo 2025 e al Sinodo che stiamo vivendo: entrambi questi eventi caratterizzano un periodo di cambiamento per rifondare il valore della vita, della pace e del dialogo.
Il pomeriggio si riparte con i saluti del ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti che sottolinea l’importanza di maggiori investimenti per supportare scuole e famiglie e riconosce il servizio pubblico delle scuole Fism.
Alla tavola rotonda si susseguono gli interventi dell’economista prof. Carlo Cottarelli, del sociologo e direttore del Cifs dott. Francesco Belletti insieme al demografo prof. Alessandro Rosina in cui si analizzano i dati del gelo demografico che sta attanagliando l’Italia da alcuni anni ormai. In particolare Rosina spiega come in Italia “siano presenti pochi giovani rispetto al numero di anziani e che le politiche messe in campo non sono politiche strutturali (con un respiro generazionale almeno di 25 anni) ma ci siano politiche marginali, legate a mandati elettorali, che quindi non sono trasformative e realmente progettuali. Belletti sottolinea come sempre più la famiglia fa “cattiva notizia” e quindi anche sul piano della visibilità e della comunicazione sembra che “non fare figli sia più conveniente e dia più felicità perché si soddisfanno bisogni strettamente individualistici”. È necessario narrare e presentare la bellezza di generare aiutando anche i giovani ad essere più forti, solidi e resilienti. L’economista Carlo Cottarelli cita dati riguardanti il costo di un figlio in Italia e come questo costo sia sostenuto sostanzialmente dalle famiglie, non dalla collettività, come in altri paesi europei e che sia necessaria una equità fiscale per le famiglie con figli.
In conclusione, per tutti i relatori, l’implementazione strutturale di servizi all’infanzia ed alle famiglie (nidi, scuole dell’infanzia), maggior flessibilità nella conciliazione dei tempi di lavoro e di vita, equità fiscale e l’incremento di una cultura della e per la famiglia potrebbero, fin da subito, sortire effetti positivi sulla crescita del nostro Paese e della natalità.
La Fism in questo si pone come interlocutrice istituzionale autorevole e competente in grado di offrire risposte concrete e di qualità alle sfide del presente e del prossimo futuro.
Il video integrale della giornata su https://www.facebook.com/100064863997333/videos/1782711745472076
Santa Messa di Pentecoste presieduta da Papa Francesco in San Pietro
Si potrebbe dire senza tema di smentita che il momento culminante del convegno nazionale della Fism, intitolato Prendiamo il largo, sia stata la partecipazione alla solenne celebrazione eucaristica di Pentecoste, nella basilica di San Pietro, celebrata da papa Francesco. Questa celebrazione, infatti, ha come ripetuto e riassunto, nelle letture previste dalla liturgia come nell’omelia letta dal papa, tanti concetti e valori condivisi nel corso dei vari interventi al convegno. E sentirsi riuniti sotto la maestosa cupola di Michelangelo per celebrare la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli ci ha fatto sentire in maniera ancora più evidente parte significativa della Chiesa.
Durante la celebrazione eucaristica papa Francesco ha rivolto un’accorata omelia ai presenti. Il Santo Padre ha sottolineato l’importanza dello Spirito Santo nella vita dei credenti, ricordando come esso rappresenti la forza vitale che anima la Chiesa e la guida verso nuove vie di evangelizzazione e testimonianza cristiana. Papa Francesco ha esortato tutti i fedeli a lasciarsi trasformare dallo Spirito Santo, abbandonando le paure e aprendo il cuore alla speranza e all’amore. “E così noi ci arrendiamo allo Spirito, non ci arrendiamo alla forza del mondo, ma continuiamo a parlare di pace a chi vuole la guerra, a parlare di perdono a chi semina vendetta, a parlare di accoglienza e solidarietà a chi sbarra le porte ed erige barriere, a parlare di vita a chi sceglie la morte, a parlare di rispetto a chi ama umiliare, insultare e scartare, a parlare di fedeltà a chi rifiuta ogni legame, confondendo la libertà con un individualismo superficiale, opaco e vuoto. Senza lasciarci intimorire dalle difficoltà, né dalle derisioni, né dalle opposizioni che, oggi come ieri, non mancano mai nella vita apostolica”. In termini educativi una sfida che davvero merita di essere accettata.
La delegazione della Fism di Modena, guidata dal presidente don Alberto Zironi, ha vissuto intensamente ogni momento della celebrazione, sentendosi confortata e confermata nei valori educativi e formativi che caratterizzano l’operato quotidiano delle scuole d’infanzia e dei nidi associati. Come quando il papa ha esortato tutti con le seguenti parole: “E nello stesso tempo in cui agiamo con questa forza, il nostro annuncio vuol essere gentile, per accogliere tutti. Non dimentichiamo questo: tutti, tutti, tutti”.
La partecipazione alla messa di Pentecoste ha rappresentato quindi per la delegazione della Fism di Modena non solo un momento di fede e preghiera, ma anche un’opportunità di rafforzare il proprio impegno educativo, ispirati dalle parole e dall’esempio di Papa Francesco. La giornata si è conclusa con un rinnovato entusiasmo e un forte senso di comunità, pronti a tornare nelle proprie realtà scolastiche con il cuore colmo di speranza e di gioia. Certi che sarà lo Spirito quel soffio che tendendo le vele delle nostre scuole ci permetterà di prendere ancora il largo.
Delegazione Fism Emilia-Romagna
Platea al convegno