Mirandola. In Duomo la messa presieduta dal card. Matteo Zuppi
Il monito del Presidente della CEI: il valore della comunità per arginare l’individualismo; viviamo tempi di guerra che richiedono uomini e donne di pace
Il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della CEI, questa mattina ha presieduto la celebrazione eucaristica nel Duomo di Mirandola nella solennità della Santa Trinità. Ospite della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola in quanto insignito del Premio Pico, il card. Zuppi prima della cerimonia ufficiale all’Auditorium Montalcini, ha incontrato la comunità parrocchiale mirandolese. Dopo il benvenuto grato del parroco don Fabio Barbieri, il Cardinale ha introdotto la solennità della Santa Trinità ricordando il mistero di amore e fraternità grazie al quale non ci ritroviamo mai da soli. Per dimostrare l’importanza della comunità nel sostegno alla vita dei singoli è stato ricordato quanto sperimentato nella tragedia del sisma del 2012 di cui proprio in questi giorni ricorre il dodicesimo anniversario. “Lo stesso vale, ha sottolineato Zuppi, anche di fronte ai cataclismi personali della vita quotidiana, una malattia improvvisa, la perdita di una persona cara… Se c’è la comunità cambia tutto”.
Nell’omelia l’arcivescovo di Bologna ha contrapposto il legame d’amore della Trinità che si dona a noi al pericolo dell’individualismo che usa gli altri per affermarsi. Nel mistero dell’unita delle tre persone siamo compresi anche noi, l’amore infatti è un legame che si rigenera continuamente, l’amore non può finire. Ci si dona agli altri per trovarsi non per perdersi. “Viviamo tempi di divisione e di guerre, ha concluso Zuppi, che richiedono uomini e donne di pace, cominciando a disarmare il cuore e ad amare il prossimo come ci chiede l’amore per Dio”. Al termine della celebrazione il ringraziamento alle Autorità civili e militari intervenute, al coro dei gruppi scout Mirandola 1, 2 e Masci, che ha animato la liturgia, ricordando l’imminente centenario dello scoutismo mirandolese-carpigiano, il 50° dell’Agesci e dando appuntamento ai capi alla Route nazionale delle Comunità Capi che si svolgerà in agosto a Verona.
L.L.