Un progetto condiviso
Cammino sinodale con gli artisti: l’aula liturgica illustrata dall’autore delle opere, Guido Lodigiani, e da don Luca Baraldi
di Virginia Panzani
“L’arte contemporanea a servizio della celebrazione della comunità”: è il titolo dell’incontro svoltosi domenica 12 maggio a Quartirolo nell’ambito del cammino sinodale con gli artisti portato avanti dalla Diocesi di Carpi e in concomitanza con il 450° della parrocchia. All’evento, introdotto dal parroco, don Antonio Dotti, sono intervenuti l’artista Guido Lodigiani, docente all’Accademia di Belle Arti di Brera, autore delle sculture presenti nell’aula liturgica, e in videocollegamento dal Canada don Luca Baraldi, già direttore dell’Ufficio liturgico diocesano e già vicario parrocchiale a Quartirolo. Presente l’ingegner Marc’Aurelio Santi, progettista dei nuovi spazi della parrocchia.
Il professor Lodigiani ha condotto i presenti in una “visita guidata” che ha voluto far cominciare dalla chiesa madre, luogo simbolo da cui è partito tutto l’iter che dal 2004 ha portato all’elaborazione del progetto, al cantiere con la costruzione dell’aula liturgica e del nuovo complesso delle opere parrocchiali, e all’inaugurazione nel 2009. Un “caso”, quello di Quartirolo, più unico che raro, ha sottolineato Lodigiani, poiché oggi non capita quasi mai che l’artista, incaricato dalla committenza – qui la parrocchia, nella persona dell’indimenticato parroco, don Claudio Pontiroli – sia presente fin da subito alla fase dell’elaborazione del progetto e della costruzione dell’edificio sacro. Il cammino si è sviluppato in cinque anni, con la piena condivisione della comunità parrocchiale, che si è resa attivamente partecipe dei vari passaggi, che ha saputo essere chiara e determinata nel dialogare con il committente, i progettisti e l’artista, per così dire, tenendo a bada le diverse individualità e facendo valere le proprie esigenze.
Franchezza, umanità, ed efficienza le caratteristiche peculiari della comunità quartirolese, da cui Lodigiani ha saputo trarre ispirazione per immaginare la propria opera al servizio della comunità stessa. E proprio servizio è la parola chiave su cui l’artista ha insistito nell’illustrare il percorso iconografico dell’aula liturgica, edificio che ha il suo “perno” architettonico nel volume cilindrico, che, illuminato da luce naturale, ospita l’ambiente destinato ad accogliere la riserva eucaristica. E qui dal portico all’ingresso, con la simbologia dell’acqua, dalla porta – rappresentata dal pannello raffigurante Elia e l’angelo – all’altare e agli altri poli liturgici.
L’intervento del professor Lodigiani è stato inframezzato dal videocollegamento con don Luca Baraldi, che ha ripercorso, fin dagli albori, le vicende da cui è nata l’aula liturgica, condividendo le proprie riflessioni insieme a tanti ricordi con i presenti, fra i quali vari parrocchiani che ne furono protagonisti una quindicina di anni fa. Sul prossimo numero l’intervento di don Luca Baraldi.