Festa del Patrono 2024: “Comunità in dialogo per un futuro di condivisione e di pace”
Presentata l’edizione 2024 della Festa del Patrono della Città e della Diocesi di Carpi: un ampio programma di eventi, che spaziano dalla musica, alla cultura, dallo sport, ai giochi, al “Pranzo del Patrono”, e che si allargano a Mirandola e a San Possidonio per la festa patronale condivisa
“Patrono 2024: comunità in dialogo per un futuro di condivisione e di pace”. E’ questo lo slogan scelto per l’edizione di quest’anno della Festa del Patrono della Città e della Diocesi di Carpi, che è stata presentata venerdì 3 maggio, presso il Palazzo vescovile a Carpi.
Il Tavolo culturale Patrono della Città e della Diocesi di Carpi, insieme al vicario generale, monsignor Gildo Manicardi, ha previsto una serie di eventi che spaziano dalla musica, alla cultura, dallo sport, ai giochi, al “Pranzo del Patrono”, culminando ovviamente nella giornata di lunedì 20 maggio, memoria liturgica di San Bernardino da Siena, con la solenne processione e concelebrazione eucaristica. A presiedere sarà quest’anno monsignor Douglas Regattieri, vescovo di Cesena-Sarsina, già vicario generale della Diocesi di Carpi, in occasione del suo 50° anniversario di ordinazione sacerdotale.
Una festa che, come già nel 2023, si allarga a comprendere anche Mirandola e San Possidonio che celebrano (16 maggio) il medesimo Patrono, San Possidonio Vescovo. Al riguardo, è previsto un calendario di eventi condivisi, organizzati in “stile sinodale” dalle due comunità parrocchiali.
Alla conferenza stampa sono intervenuti il vicario generale della Diocesi di Carpi, monsignor Gildo Manicardi; per il Tavolo culturale Patrono della Città e della Diocesi di Carpi il presidente Matteo Casalgrandi, Guia Tumiati, Alessandra Gallo; per il comune di Carpi l’assessore alla cultura Davide Dalle Ave e il capo di gabinetto Stefano Artioli; Claudio Varetto, di Musica&Sport per Carpi – In memoria di Enrico Lovascio; Agnese Zona, per il programma della Festa a Mirandola e a San Possidonio; Hasnain Abbas in rappresentanza della Consulta per l’integrazione dei cittadini stranieri dell’Unione Terre d’Argine; padre Paul Tekilazaya per l’Ufficio liturgico diocesano.
Dichiarazione di monsignor Gildo Manicardi, vicario generale
“Sono personalmente molto legato all’esperienza della Festa del Patrono perché iniziai ad occuparmene poco dopo il mio rientro a Carpi da Roma, tre mesi prima che scoppiasse la pandemia. E’ dunque un’iniziativa, come la viviamo adesso, che ha, per così dire, scollinato la pandemia: il programma elaborato nel 2019 per il maggio 2020 è tuttora emblematico, infatti oggi ci sono ancora tutte quelle prime idee che si misero in moto. A partire dalla denominazione, Tavolo culturale per il Patrono, ‘culturale’ perché si cerca di fare della Festa del Patrono una proposta culturale che forma le persone. E abbiamo ottenuto già dei notevoli ‘allargamenti’, ad esempio, i nuovi cittadini, con l’apporto della Consulta per l’integrazione, e il territorio di Mirandola e di San Possidonio, che celebra il proprio Patrono il 16 maggio.
Lo slogan scelto quest’anno si lega a San Bernardino da Siena, patrono della Città e della Diocesi, sotto vari aspetti. Fu un uomo di dialogo e di pace e il suo passaggio portò pace fra le famiglie carpigiane. Ma anche la condivisione: ha scritto uno dei più importanti trattati sull’usura, predicando un uso sociale della ricchezza, volto costantemente al bene comune. Inoltre, ha lasciato un seme di santità a Carpi, che oltre ad essersi espresso concretamente nelle formelle con il Nome di Gesù esposte sulle case – che rimandano alle tavolette da lui usate nella predicazione -, è fiorito nella figura di San Bernardino Realino. Il santo carpigiano, gesuita, morto nel 1616 a Lecce, fu chiamato Bernardino poiché la famiglia Bellentani, a cui apparteneva la madre, aveva ospitato il grande predicatore francescano nella nostra città”.
Dichiarazione di Matteo Casalgrandi, presidente del Tavolo culturale Patrono della Città e della Diocesi di Carpi
“Il titolo dell’edizione 2024, ‘Comunità in dialogo per un futuro di condivisione e di pace’, riassume le parole chiave che sono alla base della Festa del Patrono. Dunque, la comunità al singolare – quella cittadina, diocesana – ma anche le comunità al plurale, ovvero le tante comunità presenti nella nostra società che danno vita all’articolato programma della Festa – carpigiani, mirandolesi, possidiesi, nuovi cittadini, famiglie, sportivi, artisti, associazioni, volontariato, scuola etc.
L’espressione ‘in dialogo’ è la sintesi di tutto il nostro pensiero e operato: le proposte della Festa del Patrono nascono per incontrare l’altro, per camminare insieme, per parlare gli uni con gli altri.
Camminare insieme, quindi, ‘per un futuro di condivisione e di pace’: la pace è l’orizzonte a cui tutti guardiamo, che tutti vogliamo e per il quale cerchiamo di impegnarci appunto nella condivisione.
Vorrei sottolineare che nell’edizione 2024 torna, dopo alcuni anni di interruzione, il Premio Mamma Nina, di cui è stato pubblicato il bando sul sito della Diocesi di Carpi ed è stata istituita un’apposita commissione che valuterà le candidature. L’annuncio del vincitore del Premio avverrà al termine della Messa solenne del 20 maggio, in Cattedrale. Questo Premio, dedicato alla Venerabile Mariana Saltini, se da una parte ci permette di continuare ad approfondire la conoscenza della sua figura e della sua testimonianza evangelica, dall’altra offre la possibilità di dare un riconoscimento pubblico ad una realtà del territorio che si è distinta per la costruzione del bene comune, operando anche in modo innovativo e creativo nell’ambito della carità e dell’accoglienza”.
Tutte le informazioni sul programma e sui singoli eventi (press kit)
sono disponibili sul sito diocesicarpi.it
nella pagina dedicata alla Festa del Patrono