Avis provinciale 2023: lieve calo del sangue, mentre aumenta il plasma raccolto
In crescita anche il numero di donatori con Modena che si conferma la prima provincia in Emilia-Romagna per quantità di donazioni e donatori
“La scelta che unisce, donatori in rete per la salute universale” è il tema delle assemblee Avis in corso in questo periodo su tutto il territorio nazionale. Un messaggio che ribadisce la responsabilità di una scelta, quella messa in campo ogni giorno dalla comunità dei donatori, che è allo stesso tempo personale e collettiva.
Su questo filo conduttore si è svolta anche la 63ͣ Assemblea dell’Avis Provinciale di Modena che ha riunito sabato 20 aprile nel ritrovato Teatro del Popolo di Concordia i 184 delegati delle 48 Avis comunali della provincia chiamati ad approvare la relazione del consiglio direttivo, il bilancio consuntivo 2023, il bilancio preventivo 2024 e a licenziare gli indirizzi strategici che dovranno guidare l’attività dell’associazione per il 2024.
Il 2023 registra una sostanziale stabilità della raccolta di sangue e plasma, con un dato complessivo di 56.802 donazioni effettuate, 148 in meno rispetto al 2022. Nel dettaglio si riducono le donazioni di sangue intero con 33.031 unità (-1.556 rispetto al 2022) a favore delle donazioni di plasma che raggiungono le 22.043 unità, ben 1.474 in più dello scorso anno. In lieve calo anche la donazione di piastrine con 1.728 unità raccolte, 66 in meno del ‘22. Nelle sedi di tutta la provincia si sono effettuate complessivamente oltre 3.300 sedute di raccolta.
Ancora una volta i risultati sono in linea con quanto richiesto dalla sanità: nella nostra provincia le unità di sangue e dei suoi componenti trasfuse nel 2023 sono state 29.668 e sempre nel 2023 Avis è riuscita ad inviare al Centro Regionale Sangue ben 4.523 sacche da destinare alle zone carenti d’ Italia.
I fabbisogni delle strutture sanitarie della provincia registrano un progressivo calo nella richiesta di globuli rossi, mentre continua la necessità di aumentare la raccolta di plasma da trasformare in farmaci plasmaderivati, di cui il nostro Paese è ancora carente per il 30%. Soprattutto su questo obiettivo si è concentrato – nel 2023 – l’impegno organizzativo e di sensibilizzazione dei donatori di Avis provinciale di Modena, col risultato che oggi il 35% del plasma raccolto nella nostra regione arriva da Modena.
In aumento anche il numero dei soci Avis, che a fine 2023 erano 31.794, 623 in più rispetto all’anno precedente. Nella provincia di Modena gli avisini rappresentano il 7,2% della popolazione nella fascia 18-65 anni. Il 59,9% sono uomini, mentre la classe d’età che dona di più è quella tra i 46 e i 55 anni.
I risultati del 2023 mantengono la provincia di Modena ancora prima in Emilia Romagna per numero di donatori e donazioni, per la percentuale di donatori sulla popolazione e per percentuale di donatori sulla popolazione fra i 18 e i 65 anni.
A portare il saluto all’Avis modenese e il grazie ai donatori per il loro apporto ai bisogni della comunità, sono intervenuti in assemblea a Concordia Fabio Braglia presidente della Provincia di Modena, il sindaco di Concordia Luca Prandini, Enrico Campedelli per la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, Francesca Maletti consigliere della Regione Emilia Romagna e i responsabili delle associazioni del dono AIDO e ADMO. Ha concluso i lavori l’intervento del presidente di Avis Regionale Emilia Romagna Maurizio Pirazzoli.
Per il presidente di Avis Provinciale di Modena Cristiano Terenziani “Il 2023 è stato un anno ancora impegnativo ripagato da importanti traguardi non solo numerici. E’ proseguito l’impegno nel settore informatico che, fra l’altro, porterà nel 2024 alla refertazione centralizzata degli esami per alleggerire l’attività dei direttori sanitari associativi e dare maggiori possibilità ai donatori di accedere ai referti. E’ entrato da poco in piena attività il nuovo polo logistico di via Emilio Po che consentirà una più adeguata movimentazione del materiale, del personale e dei mezzi. Sono progrediti i progetti di collaborazione con importanti aziende, con il mondo dello sport, con la scuola e l’Università, con le Istituzioni pubbliche e le forze dell’Ordine. In questo percorso di crescita e miglioramento abbiamo potuto contare sulla forza di donatori, volontari, dipendenti e professionisti di grande qualità, oltre che di una collaborazione quasi simbiotica con il Servizio Trasfusionale del Policlinico e il suo direttore Giovanni Ceccherelli. Il prossimo anno si rinnoveranno le cariche associative e vogliamo consegnare loro un’Avis sempre più votata alla qualità e speriamo anche alleggerita dal punto di vista burocratico, un tema che oggi mette a dura prova l’impegno e la stessa presenza dei nostri volontari”.