Bullismo e criminalità giovanile, il SILUP incontra i genitori del Galilei
Incontro partecipato e ricco di contenuti, tra i genitori degli studenti e gli esperti del settore
Roberto Butelli, Segretario Generale Provinciale SILUP Modena
Nel corso della serata di giovedì 11 aprile 2024, presso la Sala Consiliare del Comune di Mirandola, ha avuto luogo il secondo incontro su bullismo e criminalità giovanile, dopo quello svolto il 5 aprile scorso con gli studenti dell’Istituto Superiore G. Galilei di Mirandola. Nel corso della serata patrocinata dal Comune di Mirandola, indirizzata principalmente ai genitori, i relatori Elisa Bellucci pedagogista, Andrea Bilotto psicoterapeuta e Cosimo Zaccaria avvocato penalista, hanno sottolineato l’importanza del ruolo della famiglia per la prevenzione dei fenomeni di bullismo e di criminalità giovanile. Prestare attenzione ai comportamenti dei figli, affiancarli durante l’uso dei social e di internet, dialogare su contenuti e concetti riguardanti i rapporti sociali, le aspirazioni e le ansie, le responsabilità derivanti dai comportamenti dei minori, sono stati i tratti salienti dell’incontro, rimarcati dai relatori nel corso dei rispettivi interventi. Anche i ruoli delle altre istituzioni, come la scuola e le Forze dell’Ordine, sono stati affrontati per rimarcare comunque il concetto che pone la genitorialità e l’ambiente familiare, i principali e più importanti capisaldi nella prevenzione alle devianze, che sfociano poi in bullismo e criminalità. L’importanza dei social e di internet in generale, sono stati oggetto di accurate relazioni della pedagogista Elisa Bellucci e dello psicoterapeuta Andrea Bilotto, i quali hanno focalizzato l’attenzione su come ciò che può apparire ad occhi distratti un semplice svago, nasconda in realtà rischi elevati ed un mondo sommerso che non devono essere mai sottovalutati. L’avvocato Zaccaria ha incentrato l’intervento sul fatto che, quando entrano in gioco figure professionali come la sua, il danno è purtroppo già fatto e si profila spesso un percorso fatto non solo di angoscia e paura da parte dei genitori, ma anche di responsabilità penali ed economiche in grado di rovinare la vita di chiunque. Non è mancato un confronto con il dirigente scolastico ed alcuni professori dell’istituto G. Galilei, presenti alla serata, i quali hanno sentito la necessità di ribadire che le difficoltà di alcuni studenti, che hanno manifestato un modesto interesse all’evento del 5 aprile, sono molto spesso frutto della scarsa presenza, se non dell’assoluta assenza, delle rispettive famiglie. Allo stesso modo è stato ribadito che la scuola ha sempre meno strumenti normativi e legislativi per intervenire drasticamente in certi fenomeni che, paradossalmente, spesso vengono avallati da quei genitori che non educano al meglio i propri ragazzi, anche assentandosi da serate come quella di ieri. Tutto ciò non ha comunque impedito il dialogo, ma anzi ha favorito il reciproco impegno di fare altri incontri sia con gli studenti, probabilmente già nel mese di maggio, ma anche con i genitori che si sono dimostrati molto interessati.