In onore del maestro
Nel 1934 la commemorazione del musicista carpigiano con un concerto al Teatro Comunale
di Andrea Beltrami
Oltre al tradizionale incontro strumentale e vocale del sabato santo, conosciuto come “La Desolata”, quest’anno è propizia una ulteriore occasione per ricordare la figura del maestro Giuseppe Savani, organista per quarant’anni in cattedrale e istruttore di cori in teatro. Era infatti il 31 marzo 1934 quando si decise di commemorare il musicista con un concerto in suo onore al Teatro Comunale di Carpi, curato da un apposito comitato costituitosi per rendere memoria al maestro. In realtà l’iniziativa era prevista per il 2 febbraio del medesimo anno ma fu rimandata a causa delle cattive condizioni atmosferiche che portarono una grande quantità di neve causando difficoltà di spostamento. La sera del 31 marzo, in un teatro comunale gremito di oltre trecento persone, dopo una introduzione commemorativa dell’avvocato Salesio Schiavi (su appunti raccolti da don Enrico Muzzioli), ha luogo il “Concerto vocale e istrumentale” diretto da Vinicio Messori: il programma prevede, oltre alla Desolazione di Maria SS., il “preludio all’Oravi Deum”, un terzetto lirico, la “Cantata” per baritono e coro e il “Benedictus e Agnus” da una messa. Tutte opere del Savani interpretate dai solisti Anita Malagoli, Erio Guaitoli, Francesco Gualdi, Aldo Vandelli e con la partecipazione di un “gruppo di signorine”, della Corale G. Puccini e del Sindacato orchestrale di Carpi. Interessante l’eco che tale evento ha avuto; l’Avvenire d’Italia del 29 marzo 1934 così ricorda Savani: “profondo tecnico dell’armonia e del contrappunto, anima sensibilissima di scrittore di musica sacra che la sua innata modestia ha contenuto entro i limiti della nostra Provincia e che sarebbe stata destinata a più ampie e luminose espansioni.
Egli fa parte di quel magnifico gruppo di artisti carpigiani del pennello e della musica che ha impresso un forte carattere di elevatezza alla produzione dell’ultimo ottocento” […]. L’organico orchestrale era formato da elementi locali supportati da musicisti di Modena, costituendo un complesso di notevole formazione per consistenza e sonorità. Il borderò della serata ci ricorda i prezzi del biglietto d’entrata (suddiviso in platea e palchi, poltrone e loggione) il cui ricavato era destinato in beneficenza, probabilmente per alleviare la situazione economica della moglie del maestro, Giannetta Guaitoli, e della figlia Ero dimenticate e rinchiuse in se stesse in totale isolamento dalla vita della città. Proprio questa condizione di solitudine della famiglia ci porta a pensare che la moglie e la figlia non fossero presenti alla serata commemorativa. Nel tempo il ricordo di Giuseppe Savani è andato sempre più perdendosi (rimaneva la tradizione della Desolata in Sant’Ignazio il sabato santo alle sei del mattino) fino agli anni Settanta del Novecento con la nascita della corale che ancora oggi porta il suo nome. In occasione del centocinquantesimo della nascita del maestro, la corale carpigiana Giovanni Pierluigi da Palestrina ha organizzato un anno di memoria di Savani aprendo le celebrazioni con un concerto in San Nicolò che richiamava quello del 1934. Recuperate infatti le parti della commemorazione fatta al Comunale, la Corale Palestrina ha eseguito lo stesso repertorio registrando un CD a ricordo dell’evento e pubblicando una elegante biografia. Un modo per mantenere viva la memoria di Giuseppe Savani che ha speso la propria esistenza a servizio della musica accompagnando le funzioni religiose in Cattedrale e nelle chiese locali e istruendo i cori per la stagione lirica del nostro teatro comunale.