Fism, assemblea provinciale dei gestori delle scuole d’infanzia
Si è svolta a Modena l’assemblea provinciale dei gestori delle scuole e nidi d’infanzia aderenti alla Fism (Federazione italiana scuole materne). Un’occasione per condividere difficoltà e proposte e per elaborare progetti di crescita e di speranza
di Claudio Cavazzuti*
L’assemblea provinciale della Fism (Federazione italiana scuole materne), che si è tenuta nella mattina dello scorso 16 marzo, presso l’accogliente sala della Parrocchia di Gesù Redentore a Modena, è stata come sempre l’occasione per i gestori delle scuole e nidi d’infanzia associati di percepirsi per quello che si è in effetti, ovvero una vivace comunità educante a livello provinciale, che riunisce realtà appartenenti a quattro diverse diocesi, Modena-Nonantola, Carpi, Reggio Emilia e Bologna, ma che, proprio grazie alla Fism, possono sentirsi collegate tra loro. Questo il senso del saluto rivolto a tutti i partecipanti dal presidente provinciale, don Alberto Zironi, il quale, mentre descriveva, insieme a Daniela Lombardi, responsabile del coordinamento pedagogico e vicepresidente provinciale, e Alfonso Bortolamasi, segretario-tesoriere, le iniziative condotte dalla Fism in favore delle 68 scuole e 33 nidi associati, ricordava appunto il legame di solidarietà presente tra tutte le scuole, che possono trovare supporto e aiuto reciproco in situazioni di difficoltà.
Un secondo punto affrontato, sempre con uno spirito di visione collettiva, più che con l’atteggiamento dell’occhiuto burocrate è stata l’approvazione del bilancio del 2023, bene illustrato dal dottor Luca Altomonte. Nel suo intervento, invece, Claudio Cavazzuti, consigliere eletto per il distretto di Carpi, ha evidenziato le difficoltà e i punti di forza delle scuole, emersi da incontri avvenuti a livello distrettuale nelle settimane precedenti. Volendo sintetizzare, si potrebbe dire che le maggiori difficoltà sono rappresentate soprattutto dalla denatalità, che colpisce in maniera abbastanza uniforme tutta la provincia e che si è concretizzata negli ultimi anni nel calo degli iscritti e in sezioni sempre più piccole e difficilmente sostenibili dal punto di vista economico. Anche la ricerca di personale con titolo abilitante è una difficoltà oggettiva, a cui le scuole stanno cercando di porre rimedio. Di fronte a queste difficoltà le scuole hanno reagito, anche in modo creativo, o facendo rete tra di loro, come dimostrano alcune esperienze del distretto di Sassuolo e di Mirandola, oppure differenziando il loro servizio e aprendo nuove sezioni di nidi di infanzia, per accogliere bambini dai 9 ai 36 mesi. Questa capacità creativa di reazione è forse la risposta più bella messa in campo e appoggiata dalla Fism e dal gruppo dei coordinatori pedagogici.
Dopo una breve pausa, è intervenuto il presidente regionale Fism Luca Iemmi, che ha richiamato i valori di solidarietà interni all’associazione anche a livello regionale e nazionale, in vista del Congresso che a giugno rinnoverà il Consiglio Nazionale e la Presidenza Nazionale. L’intervento del dottor Iemmi è stato l’occasione per rimarcare alcune richieste da portare anche a livello ministeriale, per raggiungere finalmente una piena ed effettiva parità di tutte le scuole paritarie, per garantire il pluralismo educativo e la libertà di scelta educativa delle famiglie, secondo i dettami della Costituzione.
L’assemblea, apertasi con la preghiera del Sinodo, per ricordare che il cammino delle scuole della Fism si inserisce sinodalmente con quello della Chiesa universale, è stata quindi una preziosa occasione per condividere difficoltà e proposte, che forse affrontate insieme possono sembrare meno impossibili da realizzare, e per disegnare e consegnare al livello nazionale progetti di crescita e speranza.
*Membro del Consiglio direttivo Fism