Pagina vivente di buona notizia
Riflessioni lungo il cammino che porta alla Pasqua
di Don Luca Baraldi
Alcuni giorni fa sono stato mandato dal Vescovo a celebrare la messa esequiale per Rachel, giovane mamma ventiquattrenne di un bimbo di sei mesi, in una delle piccole comunità dei Territori del Nordovest. Mi hanno colpito molto l’intensità della preghiera e della partecipazione dei tanti presenti in chiesa: una devozione autentica, senza fronzoli o eccessi, capace di sostenere il dolore di coloro che più da vicino sono stati colpiti dal terribile lutto. Oltre a questa fede di popolo, espressa nel canto, nella preghiera partecipata e silenziosa, nelle lacrime lasciate scorrere sugli zigomi pronunciati, tratto caratteristico dei popoli Déne, ciò che mi ha toccato ancor più è stata una scena alla quale ho assistito al termine della liturgia funebre.
Come accade di solito nei villaggi di nativi, anche in questo caso alla fine della messa è stato aperto il feretro così che tutti i presenti potessero passare a dare un’ultima carezza e dire una preghiera per la defunta. Appena prima di richiudere la bara la mamma di Rachel, Ernestine, si è avvicinata alla figlia e, con voce sommessa, le ha sussurrato: “Mia madre mi aveva insegnato che i bambini non si toccano: così non ti ho mai dato uno schiaffo in tutta la tua vita. Però una volta mi sono arrabbiata tanto con te, ed ho pensato male, e per questo ti chiedo scusa… E ora non ti dico addio, o arrivederci, ma solo ti amo”.
Non credo esista catechesi più vera e viva di questa di Ernestine per essere introdotti nel mistero della Pasqua di Cristo. Essa è l’energia che vince ogni rancore e dà la forza non solo di chiedere perdono, ma pure di essere riconciliati; Essa è la Vita che irrompe nel buio della morte facendo superare ogni logica temporale e aprendo le porte di una realtà dove l’unica cosa che esiste è l’Amore: Dio tutto in tutti che unifica in sé tutto ciò che era separato e polarizzato. Che la lezione di Ernestine, donna di fede e di grande umiltà, possa essere raccolta anche da noi, così tentati da sciocche divisioni ed ideologici schieramenti. Allora saremo specchio limpido di Pasqua, pagina vivente di Buona notizia.