Conferenze del C.I.B. “La donna impari in silenzio in piena sottomissione”
La donna nella formazione di un "cristianesimo domestico" nelle lettere pastorali. Relatore Aldo Martin (Vicenza)
L’espressione di Paolo può sembrare davvero inquinata da un misoginismo molto forte, in realtà ci troviamo in una fase in cui il cristianesimo deve incarnare l’originalità Cristiana all’interno di una cultura evidentemente patriarcale quindi il Cristianesimo delle origini deve sposare la situazione sociologica del tempo assumendo anche questa configurazione in cui il maschio è il capo famiglia e in qualche modo ne è anche il padrone al tempo stesso però la novità Cristiana immette nel nella realtà del matrimonio del rapporto marito e moglie la realtà grande dell’amore così come l’ha vissuta Gesù; Quindi la frase suona senz’altro aspra e inaccettabile alla sensibilità contemporanea, in realtà però se la leggiamo nel contesto vediamo che è più rispettosa di quel che possa sembrare. Difatti indica la realtà della donna che può imparare che quindi può anche insegnare all’interno della comunità. Certamente nei momenti di difficoltà alla donna è chiesto il silenzio come agli altri componenti della comunità Cristiana