Gaia Tortora, ospite del Lions Carpi Host, parla ai giovani
"Giustizia, istruzione e sanità sono i cardini di una società di liberi cittadini e nessuna parte politica o lobbistica se può appropriare"
La mattina del 15 marzo scorso, al cinema Corso di Carpi, 300 ragazzi e ragazze, con i loro insegnanti, hanno conosciuto e dialogato con Gaia Tortora, durante un incontro introdotto dai saluti del sindaco di Carpi Alberto Bellelli.
Gaia Tortora è giornalista e conduttrice televisiva, oggi vicedirettore del Tg su LA7, figlia di Enzo Tortora. Il Lions Club Carpi Host ha organizzato questo confronto con Gaia e i ragazzi per ragionare sul valore della legalità. Partendo dalla vicenda che ha coinvolto la famiglia Tortora, grazie alla testimonianza di Gaia, si è toccato con mano quanto possa essere facile e rischioso entrare nel tritacarne della malagiustizia. “A tutti può succedere” è stato detto.
Incalzata dalle domande dei ragazzi, alcuni dei quali avevano letto il suo libro “ Testa alta, e avanti”, Gaia non ha risparmiato di raccontare anche i momenti più tristi e difficili di una ragazzina quattordicenne che una mattina scopre che quella notte il suo papà era stato portato in carcere in manette davanti a tutte le televisioni. Lui, un personaggio televisivo da oltre 27 milioni di contatti a sera, e che un “falso” pentito affermava essere un camorrista. Nessuna prova e magistrati che non verificavano nulla.
Per Gaia la giustizia, l’istruzione e la sanità sono i cardini di una società di liberi cittadini e nessuna parte politica o lobbistica se può appropriare.
“Sospendere il tempo del giudizio” davanti a un accusato, davanti a un carcerato, in ogni situazione è l’invito che Gaia ha rivolto ai ragazzi presenti. Solo così gli errori si possono evitare.
Ha chiuso la mattinata l’avvocato Giulio Garuti penalista e docente di diritto processuale penale all’Università di Modena.