Cure e salute
La mission del sistema sanitario
di Luigi Lamma
Come era prevedibile l’iniziativa dell’Emilia-Romagna di intervenire per via amministrativa in mancanza di un riferimento legislativo nazionale sul delicato ambito del “fine vita” e più precisamente sul “suicidio medicalmente assistito” ha sollevato giustificate reazioni a livello politico e tra i professionisti sanitari e le preoccupazioni della comunità ecclesiale.
Rimando all’interno del giornale (pag. 8-9) per un necessario approfondimento delle complesse questioni in gioco. Tra i vari interventi va ripreso con attenzione quello dei medici “palliativisti” ovvero coloro che quotidianamente portano avanti i servizi di cure palliative all’interno degli ospedali, negli hospice e a domicilio, in una regione, la nostra, fortunatamente ricca di esperienze e di opportunità.
Il loro appello è un elemento di chiarezza di cui, come cittadini, dobbiamo essere grati: con grande rispetto hanno voluto “rassicurare tutti quei pazienti che desiderano essere presi in cura in un rapporto di fiducia tra operatori sanitari e pazienti con le loro famiglie, che gli hospice desiderano mantenere senza equivoci la loro vocazione a erogare cure palliative di qualità…senza timori o ambiguità di obiettivo del ricovero e della cura in hospice”.
Ecco senza equivoci e ambiguità, perché quello che deve assicurare la nostra Repubblica sono: “la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e cure gratuite agli indigenti”.