Con la liturgia delle Ceneri è iniziata la Quaresima
Nel Mercoledì delle Ceneri la Messa in Cattedrale presieduta da monsignor Gildo Manicardi. “La Quaresima non è un nostro sforzo - ha sottolineato il Vicario generale -, è l’impegno nel quale sperimentiamo l’amore di Dio che ci è vicino”
Si è celebrata mercoledì 14 febbraio, nella Cattedrale di Carpi, la Santa Messa con il rito dell’imposizione delle Ceneri presieduta dal vicario generale, monsignor Gildo Manicardi, coadiuvato dal parroco, don Massimo Dotti.
Con il Mercoledì delle Ceneri inizia la Quaresima, il tempo liturgico di quaranta giorni che precede la Pasqua, in cui i credenti sono invitati particolarmente alla conversione, alla preghiera e alle opere di carità. È rimasto come giorno principale di digiuno e astinenza dalle carni insieme al Venerdì Santo. Il gesto dell’imposizione delle ceneri – ottenute bruciando i rami d’ulivo benedetti la Domenica delle Palme dell’anno precedente – si colloca, all’interno della Messa, al termine dell’omelia. La cenere con cui ci si cosparge il capo assume un duplice significato. Innanzitutto, indica la fragile condizione dell’uomo di fronte a Dio. In secondo luogo, è il segno “visibile” di chi si è pentito e con cuore rinnovato riprende il proprio cammino verso il Signore.
Allora, come ha esortato nell’omelia monsignor Manicardi, commentando il Vangelo appena proclamato, “‘laceriamo il cuore’, facciamo Quaresima nel segreto, ‘davanti al Padre vostro che vede nel segreto e vi ricompenserà’. Colui che è capace di fare elemosina, preghiera e digiuno nel segreto state tranquilli che splende, non nel modo urlato dei social ma con una profondità della persona che incide nella società. Chiediamo al Signore di poterlo ascoltare e stiamo attenti a quello che dice San Paolo: ‘lasciatevi riconciliare con Dio’ ovvero che Dio riversi la sua grazia su di noi. La Quaresima non è un nostro sforzo – ha sottolineato il Vicario -, è l’impegno nel quale sperimentiamo l’amore di Dio che ci è vicino e ci dice ‘lasciati riconciliare, rivestiti della mia misericordia’. Signore – così ha concluso monsignor Manicardi – sono qui per lasciarmi riconciliare da te, sei tu che vivrai la Quaresima dentro di me”.