Ecologia integrale cantiere sinodale
Docenti di Unimore e realtà del territorio hanno dialogato con il vescovo Erio all’Osservatorio Geofisico di Modena
di Federica Marampon
Lo scorso 25 novembre, nella splendida cornice storica dell’Osservatorio Geofisico Unimore, situato presso la Torre di Levante del Palazzo Ducale di Modena, si è tenuto l’incontro organizzato dall’equipe del cammino sinodale interdiocesano che ha trattato il tema dell’ecologia integrale.
Quale referente per l’ecologia integrale ho preso contatto con diverse associazioni del nostro territorio carpigiano e modenese, che si occupano sia di temi di inclusività che di temi ambientali, invitandole a questo incontro di conoscenza e ascolto da parte della Chiesa locale, così come si è fatto nei mesi scorsi con gli altri cantieri (scuola, sanità, politica, imprenditoria, lavoratori, giornalisti).
L’opportunità che è stata offerta era di dar voce a tutti coloro i quali, fuori dall’ambito cristiano-cattolico, si adoperano per il bene comune con spirito di sacrificio e di buona volontà e che hanno sicuramente tanto da raccontarci. L’invito è stato accolto con molta gioia e la partecipazione è stata ampia e sentita. Dopo i saluti istituzionali da parte del magnifico rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia Carlo Adolfo Porro, di Grazia Ghermandi, delegata per la Sostenibilità in Unimore, e di Sergio Teggi, responsabile scientifico dell’Osservatorio Geofisico, si è iniziato l’incontro con una breve rifl essione del nostro vescovo, monsignor Erio Castellucci.
Don Erio ha richiamato l’attenzione dei presenti raccontando che già 200 anni fa Giacomo Leopardi, nel “Dialogo di un folletto e di uno gnomo” (composto agli inizi di marzo del 1824, Operette morali, 1827), metteva in risalto diverse sfaccettature, tra cui la presunzione dell’uomo di essere al centro dell’universo e l’estinzione dell’umanità. Ma la Terra, senza l’uomo, starà meglio? Sicuramente oggi, rispetto a qualche tempo fa, c’è una consapevolezza della fragilità dell’essere
umano e della necessità di Gli ospiti erano una rappresentanza degli Universitari di Modena, l’associazione Blu Bramante di Modena, Frignano Gruppo Clima di Pavullo, Isde – Associazione Italiana Medici per l’Ambiente (affiliata all’International Society of Doctors for the Environment), Legambiente, Il Circolo della Ciambella di Modena, Distretto Economico Solidale Des, Inco.Scienza, Comitato No Bretella, Fiab Modena e sezione di Carpi, Mediterranea, Libera dalle Mafie.
Giulia Santunione, biologa e coordinatrice del gruppo Aria Modena (Associazioni in Rete per l’Inclusione e l’Ambiente), ha concluso la chiacchierata auspicando una collaborazione futura fra gli uffici diocesani e le associazioni della società civile. Luca Lombroso, meteorologo dell’Osservatorio Geofisico, scrittore e divulgatore ambientale, nonché Francesca Despini e Sofia Costanzini, entrambe ingegneri ambientali, hanno rimarcato la loro disponibilità a fare incontri divulgativi, auspicando altresì che negli ambienti di iniziazione cristiana, ma non solo, si possa parlare dei temi ambientali che ci vedono tutti coinvolti.
L’incontro si è concluso con una breve visita guidata all’Osservatorio. Don Erio e io cogliamo l’occasione per rinnovare i ringraziamenti al personale tecnico dell’Osservatorio per la squisita accoglienza, al Magnifico Rettore e agli altri professori intervenuti per la loro cortese partecipazione e disponibilità e a tutti i partecipanti per avere reso possibile la sinodalità dell’evento.