Primi voti di suor Maria Teresa, clarissa del monastero di Carpi
Domenica 22 ottobre, Giornata Missionaria Mondiale, suor Maria Teresa, clarissa del monastero di Carpi, ha pronunciato i primi voti nella chiesa della Santissima Trinità a Sant’Agata Cibeno. Le celebrazione presieduta dal vescovo Erio Castellucci alla presenza di tantissimi convenuti
di Virginia Panzani
Foto Daniele Tavani
Come l’inizio di un fidanzamento. Così, con tenerezza paterna, il vescovo Erio Castellucci ha definito la professione temporanea dei voti di povertà, castità, obbedienza, e clausura, pronunciati da suor Maria Teresa del Verbo Incarnato, clarissa del monastero di Carpi, domenica 22 ottobre, Giornata Missionaria Mondiale, nella chiesa della Santissima Trinità a Sant’Agata Cibeno. Tantissimi i convenuti a questa liturgia ricolma di gioia e di commozione, insieme alle Sorelle Clarisse e a numerosi concelebranti, i famigliari di suor Maria Teresa – i genitori, le due sorelle e il fratello, i nipotini – i rappresentanti dei tre Ordini francescani, e una folta delegazione della sua parrocchia di origine, San Cristoforo di Mezzano di Ravenna, con il parroco don Andrea Bonazzi e il coro parrocchiale che ha animato i canti. Fra i momenti più carichi di significato il taglio dei lunghi capelli di suor Maria Teresa – come Santa Chiara volle che avvenisse per mano dello stesso San Francesco – e la consegna del velo, del cingolo con i nodi, simbolo dei voti professati, della regola di Sorella Povera, e del Crocifisso.