Un argine all’azzardo
Presentato il rapporto sul gioco patologico: ad un anno dal suo inizio, il progetto sul territorio dell’Unione Terre d’Argine prosegue e presenta altre iniziative
di Giacomo Sforzi
Nella mattinata di giovedì 19 ottobre è andata in scena presso la Casa del Volontariato di Carpi una conferenza di aggiornamento sul progetto “Un Argine all’azzardo” organizzata da CSV Terre Estensi, per portare nuovi dati e nuovi spunti sul tema del gioco d’azzardo patologico. Al convegno hanno preso parte in sindaco di Carpi Alberto Bellelli, la coordinatrice del progetto di CSV Terre Estensi Valeria Lodi, il presidente di Federconsumatori Modena Marzio Govoni, il ricercatore statistico Massimiliano Vigarani e Massimo Bigarelli, direttore di Struttura Complessa Dipendenze Patologiche Area Nord.
Dall’incontro, utile per fotografare la realtà del gioco azzardo e il suo abuso all’interno Terre d’Argine, sono emersi diversi spunti interessanti legati ad una tematica complessa ed in continua crescita sia a livello nazionale che all’interno dei quattro comuni dell’Unione, e che ancora oggi tocca da vicino un’importante fetta della comunità. A fare impressione, oltre a numeri che parlano di una perdita di 41 milioni di euro all’interno delle Terre d’Argine nell’anno 2022, è un trend che sottolinea la continua crescita del volume complessivamente giocato (51% in più rispetto al 2021) e che non si ferma solo alle scommesse online, ma segna anche un graduale ritorno del gioco fisico, ormai pienamente ristabilitosi sui livelli pre-pandemia.
Continua a leggere oppure abbonati qui.