Progetto “Un argine all’azzardo”, presentato il nuovo rapporto sul gioco d’azzardo legale
Ad un anno dal suo inizio il progetto prosegue e presenta nuove iniziative.
Nella mattinata di giovedì 19 ottobre è andata in scena presso la Casa del Volontariato di Carpi la conferenza del progetto “Un argine all’azzardo” organizzata da CSV Terre Estensi sul tema del gioco d’azzardo patologico. Al convegno hanno preso parte in sindaco di Carpi Alberto Bellelli, la coordinatrice del progetto Valeria Lodi di CSV Terre Estensi, il presidente di Federconsumatori Modena Marzio Govoni, il ricercatore statistico Massimiliano Vigarani e Massimo Bigarelli, direttore di Struttura Complessa Dipendenze Patologiche Area Nord.
Dall’incontro sono emersi diversi spunti interessanti legati ad una tematica complessa ed in continua crescita sia a livello nazionale che all’interno dell’Unione Terre d’Argine, e che ancora oggi tocca da vicino un’importante fetta della comunità. A fare impressione, oltre a numeri che parlano di una perdita di 41 milioni di euro all’interno delle Terre d’Argine nel 2022, è un trend in continua crescita (51% in più rispetto al 2021) che non si ferma solo alle scommesse online, ma segna anche un graduale ritorno del gioco fisico, ormai pienamente tornato ai livelli pre-pandemia. Si stima inoltre una spesa media di 3.042 euro giocati nel solo 2022 da ogni residente maggiorenne dell’Unione.
Un problema che si traduce in una vera e propria patologia mentale e comportamentale da trattare con un percorso adeguato, che alle volte può portare a situazioni familiari molto complesse al pari delle dipendenze da alcol e droghe, tra il sempre più frequente ricorso ad avvocati divorzisti ed anche il potenziale pericolo di casi di violenza domestica legati a questa dipendenza. Per contrastare una situazione sempre più preoccupante il progetto “Un Argine all’azzardo” punta a rivolgersi in maniera sempre più approfondita al cittadino, implementando nuovi servizi quali l’apertura di sportelli di consulenza per il sovraindebitamento e sportelli di supporto psicologico, con gruppi di sostegno dedicati sia a giocatori che familiari e indagini nelle scuole, per migliorare la conoscenza su un fenomeno che trova nei giovani un terreno sempre più fertile.
Sul prossimo numero di Notizie il servizio completo.