Uscita ad Assisi per i Giovanissimi di Vallalta e Mortizzuolo
Dopo la positiva esperienza del campo Acr e Giovanissimi vissuto insieme dalle parrocchie di Vallalta e di Mortizzuolo, vista la sintonia che si è creata tra i ragazzi più grandi, si è organizzata a settembre una uscita di tre giorni ad Assisi sulle orme di San Francesco
Tutto è nato quasi per caso (anche se sappiamo che nulla accade per caso…) a pochi giorni dalla partenza del campo estivo dell’azione cattolica della parrocchia di Vallalta. Avendo ancora diversi posti disponibili nella grande casa affittata a Lundo in Trentino, è stata invitata ad unirsi la parrocchia di Mortizzuolo, con la quale in passato avevamo già condiviso diverse esperienze. Il campo ha così visto la partecipazione di 18 bambini di Acr e di 18 Giovanissimi. I Giovanissimi hanno avuto i loro momenti di formazione guidati dagli animatori, ma sono stati anche di grande aiuto per gli educatori nella preparazione di giochi e scenette per i più piccoli. Vista la sintonia che si è creata tra i ragazzi più grandi fin dal primo giorno, abbiamo sentito l’esigenza di ritrovarci a settembre per una uscita di tre giorni ad Assisi.
Il gruppo era formato da sei educatori e ben 19 ragazzi delle superiori delle due parrocchie! Abbiamo alloggiato presso l’istituto delle suore angeline francescane, dove abbiamo potuto sperimentare personalmente la loro accoglienza e gentilezza. Abbiamo conosciuto in particolar modo suor Sara, che una sera ci ha arricchito con la sua testimonianza di vita. Suor Sara ha appena compiuto 41 anni ed è nostra conterranea emiliana. Ella ha brevemente raccontato cosa l’aveva condotta fin lì, e per quasi un’ora i ragazzi si sono sentiti liberi di farle domande di ogni tipo, interrogandosi dentro di loro sul senso della vita, della libertà e dell’importanza di avere una guida spirituale. Uno degli aspetti sul quale ci siamo soffermati maggiormente è stato il fatto che ogni scelta comporta delle rinunce, ma suor Sara ci ha fatto aprire gli occhi e ci ha raccontato che nel suo caso ogni scelta è stata guidata dall’amore, per cui le rinunce per lei non sono mai state un peso, perché una gioia maggiore ha sempre prevalso. Gioia e felicità, infatti, sono state le due parole che abbiamo sentito pronunciare più di frequente da suor Sara, ma anche da altri frati nel corso del nostro weekend. Dio vuole solo e soltanto la nostra felicità e noi dobbiamo cercare di aprire il nostro cuore e le nostre orecchie per cogliere i segnali e le chiamate nella nostra vita.
Il sabato è stato dedicato a visitare i luoghi più significativi della vita di San Francesco, a partire dalla Porziuncola a Santa Maria degli Angeli, vicino al nostro alloggio. Qui abbiamo chiesto ai ragazzi di riflettere sulla vita del santo e abbiamo cercato di capire il significato di numerosi episodi. In questo modo siamo riusciti a toccare svariati temi, che riguardano anche la nostra vita: superficialità, solitudine, cambiamento, discriminazione, fraternità e obbedienza, povertà e umiltà, gratitudine, sacrificio e coraggio.
La nostra visita è proseguita verso san Damiano, immerso nelle campagne di Assisi, tra gli ulivi e il cinguettio degli uccellini, dove abbiamo potuto assaporare pace e tranquillità. In questa splendida cornice, abbiamo chiesto ai ragazzi, divisi in coppie, di scegliere uno dei temi emersi nell’attività precedente e contestualizzarlo nella loro vita, creando un post per Facebook o Instagram. Abbiamo infatti provato a immaginare cosa avrebbe fatto Francesco se fosse vissuto ai nostri giorni e cosa avrebbe scritto sui social se li avesse utilizzati. Naturalmente la loro originalità e le loro idee hanno superato ogni aspettativa e hanno creato spunti di riflessione interessanti, nonostante il compito non fosse facile. In questa attività, inoltre, avevamo chiesto loro di mettersi ulteriormente in gioco, non facendo coppia con l’amico di sempre, ma formando coppie miste tra le due parrocchie, e, anche in questo, ci hanno stupito positivamente per la loro voglia di fraternità e collaborazione.
Il pomeriggio è stato dedicato alla visita della Basilica superiore e inferiore, alla Santa Messa alla Porziuncola e ad una buona e meritata dose di tempo libero, in modo che ognuno abbia potuto esplorare le caratteristiche vie della città, i negozietti e trovare anche un po’ di riposo e tempo libero con gli amici.
Domenica abbiamo cercato di seguire alla lettera la via di San Francesco e ci siamo allontanati dalla confusione della cittadina per salire a piedi all’eremo delle carceri. La salita è stata impegnativa, ma con il sostegno e la compagnia degli amici siamo arrivati tutti alla meta, dove un frate ci attendeva per spiegarci la storia e il significato di quel luogo. San Francesco si recava là in preghiera e meditazione, era per lui una “roccia” di salvezza e luogo di incontro con Dio e con la natura. Egli infatti si sentiva grato della vita e parte del creato, insieme alla luna, alle stelle, al fuoco e all’acqua.
Immersi nella foresta abbiamo recitato insieme la preghiera semplice per concludere il nostro viaggio dentro e fuori di noi.
Essendo un gruppo di quindici e sedicenni, abbiamo cercato di non far mancare loro anche i momenti di riposo e divertimento. “Il caso ha voluto” che vicino al nostro alloggio ci fossero le giostre in quei giorni, quindi ci siamo divertiti anche sugli autoscontri, col tiro a segno e con altre giostre più movimentate per i più impavidi.
Visto il successo dell’uscita, gli animatori hanno già in mente nuove occasioni di incontro in parrocchia, per poter approfondire il rapporto nato tra i ragazzi e anche per consolidare la loro amicizia con il Signore.
Testimonianze
“L’esperienza ad Assisi è stata molto istruttiva e piacevole. Le suore sono state molto accoglienti e ci hanno permesso di osservare una realtà diversa dalla nostra. Trascorrere tre giorni con altri ragazzi della nostra età ci ha fatto staccare dalla quotidianità e crescere insieme. Confrontarci con suor Sara ci ha permesso di riflettere sulla nostra vita e sui nostri obiettivi futuri. Una esperienza da rivivere!”. I ragazzi
“Come educatori di questi ragazzi, siamo veramente orgogliosi di come si sono comportati. In ogni luogo hanno saputo come atteggiarsi e sono stati estremamente rispettosi ed educati. Ci hanno seguito nei momenti di preghiera della giornata, nella Santa Messa e nelle attività. Li ringraziamo anche per l’apertura che hanno avuto verso l’altra parrocchia. Ci ha profondamente colpito una riflessione di Padre Albert a conclusione del campo estivo, quando, guardando i ragazzi, ha esclamato che era impossibile capire chi fosse di Mortizzuolo e chi fosse di Vallalta, tale era la collaborazione e l’amicizia”. Denny
“Sono stata per tanti anni educatrice ed animatrice in parrocchia, ed oggi, che sono mamma di due bambini, cerco di dare una mano, per quello che posso, agli animatori per organizzare alcune attività ed esperienze per i ragazzi. Siamo stati qualche mese fa alla Madonna di San Luca e a seguire abbiamo realizzato il campo estivo parrocchiale e questa uscita ad Assisi. Naturalmente, essendo ragazzi, non sono mancate le chiacchere e i giochi serali, ma non dobbiamo commettere l’errore di vedere queste uscite e i campi come semplici vacanze. Esse sono vere e proprie occasioni per crescere. Sono di stimolo per riflettere, per formare la propria coscienza e il proprio spirito. Lo facciamo per loro, perché possano essere adolescenti sereni e diventare adulti felici. Ma lo facciamo anche per le nostre parrocchie. Questi ragazzi sono infatti la nostra speranza per il futuro, sono gli educatori e i catechisti di domani. Di questi giorni porto sicuramente a casa l’abbraccio di gruppo che si sono scambiati i ragazzi tutti insieme per salutarsi prima di tornare a casa. Era la perfetta conclusione ed espressione di un weekend di amicizia, spiritualità e sano divertimento. La seconda cosa che porterò nel cuore sono gli occhi di suor Sara e di un frate della Porziuncola. Era da tempo che non incontravo uno sguardo che mi trasmettesse una tale gioia”. Silvia