Come l’acqua, la giustizia e la pace
di Claudio Bertani
Papa Francesco ha lanciato un appello a “fermare la guerra mondiale contro la nostra casa comune”. Il 1° settembre, in cui cadeva la 18ª Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato, ha dato il via al Tempo del Creato 2023 con il tema “Che scorrano la Giustizia e la Pace”. E’ il titolo dato dal Santo Padre al suo messaggio per la ricorrenza, ispirato a un testo del profeta Amos, che rivela il desiderio di Dio per noi: che regni la giustizia, essenziale per la nostra vita, come l’acqua lo è per la nostra sopravvivenza fisica. Papa Francesco invita tutti ad ascoltare le “vittime dell’ingiustizia ambientale e climatica” e a “porre fine a questa insensata guerra contro il creato”.
Organizzare un incontro di preghiera è un modo semplice e bello per celebrare il Tempo del Creato. Sebbene qualsiasi iniziativa di preghiera destinata alla nostra comunità diocesana sia sempre la benvenuta, questo Tempo offre anche la meravigliosa opportunità di connetterci con i cristiani che appartengono a confessioni diverse dalla nostra. Il Tempo del Creato è un momento importante per unire le nostre voci, quest’anno più che mai abbiamo l’opportunità di unire profeticamente le forze come famiglia ecumenica e chiedere azioni coraggiose per la giustizia climatica, la conservazione della biodiversità, per costruire la pace con la Terra e sulla Terra.
La nostra Veglia diocesana di preghiera, che si svolgerà nell’aula liturgica della parrocchia di Quartirolo domenica 15 ottobre, alle ore 16.00, si articolerà in quattro momenti. Il primo sarà la Lode alla Creazione dal Salmo 104, 1-24. E’ un inno a Dio Creatore che ha fatto buone tutte le cose e che ci invita a raccogliere e ad unirci alla lode che sale dall’intera creazione dicendo “Benedici il Signore anima mia! Sei tanto grande mio Dio”. Alla Confessione del peccato, annuncio del perdono, confessione di fede sarà dedicato il secondo momento. Siamo chiamati a rivolgere il nostro cuore al Signore, riconoscendo la nostra umana fragilità. Il Signore ci accetta così come siamo, ci libera e ci dona la gioia di vivere la vita.
Terzo passo l’Ascolto della parola del Signore (Amos 5,4-15). Il profeta rivolge il suo monito agli Israeliti perché nella loro prosperità e potenza avevano cercato con canti e sacrifici di farsi un Dio a propria immagine che rendesse le loro vite facili e avevano dimenticato che la relazione con Lui può scaturire solo dalla giustizia e la pace. Con il quarto momento, Impegno e benedizione, si concluderà la Veglia, con la preghiera perché il Signore ci chiami ad un cammino di conversione.