Immersi nello smog
La Pianura Padana è una delle zone più inquinate d’Europa e questo è ormai risaputo. Ma vederlo in un’immagine satellitare dallo spazio è impressionante. Negli ultimi giorni il livello di smog è salito alle stelle. Mercoledì 4 ottobre, Milano è risultata avere il livello quotidiano di polveri sottili più alto del mondo, peggio di Pechino, Shanghai e New Delhi. Lo smog di quel giorno è stato fotografato dal satellite europeo Copernicus in un’immagine satellitare in cui si vede chiaramente un velo di foschia che si estende dal Piemonte al Mar Adriatico.
Dal punto di vista meteorologico stiamo assistendo ad un sistema di alta pressione che sta portando cieli sereni sul Nord Italia, ma anche un aumento delle concentrazioni di particolato nella Pianura Padana. Come mai? Perché alta pressione significa compressione dell’aria. È come se l’aria si compattasse dall’alto verso il suolo imprigionando gli inquinanti. Città come Milano e Torino, i livelli di PM 10 e PM 2,5 hanno superato le soglie e i limiti dell’Organizzazione mondiale della sanità per i principali inquinanti atmosferici che comportano rischi per la salute, e anche qui in Emilia-Romagna la situazione è preoccupante.
Il particolato fine si divide a seconda della grandezza delle particelle (diametro in micron metri) in PM 10 (più grande) e PM 2,5 (più piccolo). Queste particelle sono legate all’industria e alla combustione di combustibili fossili. Il PM2,5 ha una vita più breve del PM10 grossolano e tende a rimanere più vicino alla fonte di inquinamento, essendo raro il trasporto a lungo raggio del PM2,5. Però a causa delle dimensioni delle particelle, il PM2.5 può penetrare nei polmoni ed entrare nel flusso sanguigno. L’esposizione continuata contribuisce allo sviluppo di malattie respiratorie e cardiovascolari o di cancro ai polmoni. L’aumento potenziale delle emissioni durante l’autunno può essere compensato dall’aumento dei venti e dalle precipitazioni tipiche di questa stagione, che per ora si fanno attendere.