Canone concordato di affitto: nuovo accordo territoriale
"Premiare la qualità, la transizione energetica e l’inclusione delle persone con difficoltà motorie"
E’ stato presentato questa mattina in Municipio a Carpi il nuovo Accordo territoriale per i contratti di locazione abitativi a canone concordato, che avrà efficacia a decorrere dal 16 ottobre 2023.
L’accordo, valido per i Comunu dell’Unione Terre d’Argine: Carpi, Campogalliano, Novi e Soliera. È stato sottoscritto lo scorso giovedì 28 settembre 2023, da parte delle Associazioni degli Inquilini (ASSOCASA, FEDERCASA CONFSAL, SICET, SUNIA e UNIAT) e dalle Associazioni della Proprietà immobiliare (ASPPI, CONFABITARE, CONFAPPI, CONFEDILIZIA-APE e UPPI), delle quali erano presenti i rappresentanti, insieme al sindaco Alberto Bellelli, l’assessore alle Politiche abitative Tamara Calzolari e all’assessore al Bilancio Mariella Lugli.
Come hanno spiegato i vari rappresentanti delle due categorie, “il precedente accordo era stato firmato nel 2016 ed integrato nel 2017. Si era già pensato di aggiornarlo nel 2020, ma la pandemia prima, la guerra in Ucraina, i rincari dei prodotti energetici, il peso dell’inflazione nonché l’aumento dei tassi di interesse poi hanno creato forte instabilità anche nel mercato della locazione. Abbiamo atteso che la situazione tornasse relativamente in equilibrio prima di chiedere all’Unione Terre d’Argine di convocare il tavolo di confronto. In questi anni Carpi e gli altri tre comuni sono cambiati ed è cambiato anche il mercato della locazione. La domanda di locazione è aumentata in modo netto: per i lavoratori in trasferta (tecnici, insegnanti, dirigenti, forze dell’ordine, autisti, sanitari, etc.) e per le famiglie. Contemporaneamente molti piccoli proprietari hanno scelto di abbandonare la locazione a favore della vendita. E nei prossimi anni si aggiungerà la domanda degli studenti universitari, con l’apertura della nuova Università a Carpi”.
“In questi anni abbiamo avuto la stabilizzazione della cedolare secca al 10%, ma anche un’inflazione a doppia cifra. Abbiamo lavorato per provare ad adeguare uno strumento così importante come i contratti di locazione abitativa a canone concordato”.
Tra le novità più significative del nuovo accordo vi è la previste due nuove tipologie dimensionali: 121-150 mq; e oltre i 150 mq; la presenza di due nuovi parametri a favore della disabilità motoria: ascensore e bagno accessibili. “Sono inoltre state introdotte due nuove ‘sub fasce’ dei canoni: la A, fino a 2 parametri, che viene penalizzata. La E con 9 o più parametri che viene premiata”. E’ stato inoltre previsto un parziale adeguamento dei canoni ai prezzi di mercato e curata la locazione parziale con tabella per “stanza arredata “e non più per suddivisione dell’appartamento per favorire la locazione a canone concordato per gli studenti universitari e per i lavoratori in trasferta con contratti a tempo determinato. Infine, oltre ad descrizione più puntuale dell’arredamento, è stata introdotta la possibilità di stipulare contratti di maggiore durata oltre allo standard di 3 anni + 2. Per esempio: 4+2, 5+2 o 6+2, e un premio per appartamenti in classe A o superiore.
“Gli Accordi Territoriali – ha affermato il sindaco Bellelli – rappresentano un concreto contributo al mercato delle locazioni e al problema della disponibilità degli alloggi in affitto. Il nuovo Accordo per i comuni dell’Unione Terre d’Argine prende atto delle mutate condizioni del mercato immobiliare, delle trasformazioni urbanistiche e sociali avvenute negli ultimi anni e dell’impatto delle recenti normative sull’efficientamento energetico degli edifici. Si pone l’obiettivo di poter offrire soluzioni abitative a condizioni di soddisfazione per chi affitta da una parte e chi, famiglie, studenti e lavoratori dall’altra necessita di una casa in affitto”. “Ognuna delle parti sociali firmatarie – hanno proseguito gli assessori Calzolari e Lugli – ha lavorato per trovar un punto di incontro dei rispettivi interessi rappresentati, pur nella consapevolezza che sarà il mercato a giudicare risultato e benefici e pronte ad adottare correttivi e miglioramenti che potrebbero ritenersi necessari in funzione dei rapidi cambiamenti dell’evolversi del contesto economico e sociale della città”. “Possiamo affermare – ha concluso Bellelli – che con questo accordo proviamo a voltare pagina per cercare di costruire una nuova normalità e una nuova fiducia tra Proprietari e Inquilini, nell’ottica di premiare la qualità, la transizione energetica e l’inclusione delle persone con difficoltà motorie”.