Carpi: 79° anniversario dell’eccidio di Piazza Martiri
La cerimonia in memoria delle 16 vittime mercoledì 16 agosto
Mercoledì prossimo, 16 agosto, sarà il 79° anniversario dell’eccidio fascista avvenuto in Piazza Martiri quando i repubblichini fucilarono per rappresaglia 16 civili inermi, scelti a caso fra un centinaio di persone rastrellate fra Carpi, Migliarina e Rio Saliceto. Il ritrovo di autorità e familiari è alle 9.15 davanti al Monumento ai Caduti presso il Palazzo dei Pio. Dopo la deposizione di una corona e la preghiera con benedizione in ricordo delle vittime, il sindaco Alberto Bellelli pronuncerà il discorso commemorativo. La cerimonia sarà accompagnata dal Corpo bandistico “Città di Carpi”. L’appuntamento in piazza dei Martiri sarà preceduto dalla deposizione di una corona al cippo dei caduti di via Guastalla.
L’ECCIDIO
L’eccidio del 16 agosto 1944 avvenne dopo un rastrellamento di circa 120 civili nel territorio fra Rio Saliceto e Carpi, per rappresaglia in seguito all’uccisione di un repubblichino, avvenuta il giorno di Ferragosto tra Migliarina e la città: dopo esser stati torturati, sedici dei fermati furono portati al tramonto in piazza, fatti sdraiare sul selciato e fucilati a terra dalla “brigata nera” alle 20, contemporaneamente alla sepoltura del fascista giustiziato dai partigiani; poi i corpi furono lasciati sul posto fino all’indomani. Testimone oculare dei cadaveri abbandonati a terra, la mattina dopo, fu anche Liliana Cavani, che aveva 11 anni: la regista concittadina nel 2018 tenne l’orazione ufficiale alla cerimonia del 74° anniversario. Sette dei fucilati erano carpigiani (fra loro cinque di Fossoli e uno di Migliarina), altri sei di Rio Saliceto, uno di Mirandola, uno di San Felice sul Panaro e uno milanese, probabilmente sfollato a Carpi: quasi la metà aveva fra i 20 e i 29 anni, il più giovane ne aveva 18, il meno giovane 61. Altre tre persone erano state assassinate durante le operazioni di rastrellamento.