Diario della Gmg a Lisbona/7: con il Papa la veglia e la messa finale
Nella rubrica “Diario della Gmg a Lisbona” gli appunti di viaggio di Giacomo Sforzi, inviato di Notizie e membro del gruppo della parrocchia di Sant’Agata Cibeno, scritti in collaborazione con i giovani della Diocesi di Carpi che partecipano al grande incontro mondiale
(Da Lisbona) Ed eccoci giunti agli ultimi momenti della Giornata Mondiale della Gioventù, vissuti tra la veglia di sabato 5 e la Messa conclusiva di domenica 6 agosto. Il nostro cammino verso gli ultimi incontri col Papa è cominciato sabato mattina, dove dopo una celebrazione nella Igreja da Graça di Torres Vedras siamo partiti alla volta di Lisbona. Giunti nella capitale abbiamo imboccato la metropolitana per un breve tratto per poi cominciare, come veri pellegrini, un lungo cammino. Dopo oltre tre ore di pellegrinaggio siamo arrivati alla grande distesa del Campo da Graça, dove ci siamo sparpagliati nel settore B7 e abbiamo preparato giacigli improvvisati in attesa della veglia con il Santo Padre.
La celebrazione è stata molto toccante, vissuta in comunione con un grande popolo accorso da ogni angolo del mondo. “Guardare una persona dall’alto verso il basso – ha detto papa Francesco – è consentito solo quando si vuole aiutare qualcuno ad alzarsi. È necessario continuare il proprio cammino anche davanti agli insuccessi. Se cado posso alzarmi, ma allo stesso tempo devo anche allenarmi nel cammino. Nulla è gratis e tutto si paga, solo l’amore di Gesù gratuito. Camminate senza paura!”.
Brillare, ascoltare, non temere
Terminata la veglia la folla ha cominciato a sistemarsi nei propri alloggi, nonostante musiche e balli proseguiti fino a tarda notte.
Alle 6.30 del mattino sveglia sulle note del dj set di Padre Guilherme, che ha risvegliato i fedeli facendo cominciare la giornata nel migliore dei modi.
La celebrazione conclusiva è cominciata alle 9, preceduta dal passaggio di Papa Francesco per i vari settori del Campo da Graça a bordo della papamobile. Tre gli aspetti sottolineati nell’omelia dal Papa: “Cosa portiamo a casa da questa Gmg? Tre parole: brillare, ascoltare, non temere. Brilliamo quando accogliendo Gesù e impariamo ad amare come lui. Poi viene l’ascolto. Tutto ciò che c’è da fare nella vita cristiana sta nell’ascoltare tutto quello che Gesù ti dice, Lui ha parole di vita eterna per tutti. Infine non dovete temere, non dovete avere paura. Questa è anche l’ultima parola pronunciata da Gesù nel momento della trasfigurazione. Voi giovani a volte pensate di non essere in grado o capaci a causa del pessimismo nei vostri confronti e nascondete tutto con un sorriso. La chiesa ha bisogno di voi come la terra della pioggia, voi siete presente e futuro. Gesù conosce ogni vostro cuore, ogni vostra fatica, gioia, tristezza… Vi sta guardando e vi dice “non abbiate paura”.
Un messaggio forte che parla direttamente al cuore dei tantissimi giovani presenti a questo doppio appuntamento di festa e comunione.
Giacomo Sforzi
L’annuncio: 2025 Giubileo dei giovani a Roma e nel 2027 la 38° Gmg a Seul in Corea
Prima del momento atteso da tutti, l’annuncio della data e del luogo della prossima Gmg, Francesco ha sorpreso ancora una volta la folla sterminata di giovani con un altro annuncio a loro destinato: “Venite nel 2o25 a Roma per celebrare insieme il Giubileo dei giovani!”. “La prossima Giornata mondiale della Gioventù avrà luogo in Asia, nella Corea del Sud, a Seoul”, ha rivelato subito dopo: “E così, nel 2027, dalle frontiere occidentali dell’Europa la Gmg si trasferirà nell’estremo oriente. È un bel segno dell’universalità della Chiesa e della fraternità di cui voi siete testimoni”.