Sagra di Limidi, festa di popolo e di famiglia
E’ in corso fino a domenica 23 luglio la Sagra di San Pietro in Vincoli presso la parrocchia di Limidi di Soliera. Tante le proposte del programma religioso e di quello ricreativo, con un’attenzione particolare alle famiglie e alla solidarietà per la Romagna alluvionata
di Virginia Panzani
E’ iniziata l’11 luglio e proseguirà fino a domenica 23 luglio la Sagra di San Pietro in Vincoli presso la parrocchia di Limidi di Soliera. Una comunità molto attiva e vivace che ogni anno organizza questo evento in un ambiente familiare, immerso nel giardino parrocchiale.
“La ricchezza della parrocchia di Limidi è il suo laicato organizzato in varie realtà associative – spiega il parroco, don Xavier Kannattu -. Sono proprio tali associazioni, dai piccoli ai grandi, che si mettono insieme per realizzare quella festa comunitaria che è la Sagra”.
“Non ci siamo mai fermati, anche durante il covid, pur con tutte le restrizioni – afferma Enrico Malagoli, membro del Comitato Sagra e del Circolo Anspi -. Finalmente si torna alla normalità, e quindi alla ‘vecchia gestione’, quella per noi tradizionale, ovvero due weekend con uno stand ristorante e al venerdì sera la proposta di un apericena che ogni anno cambia”.
Per quanto riguarda il programma religioso, dopo il concerto della cantautrice di musica cristiana Debora Vezzani l’11 luglio e la liturgia penitenziale il 13, è previsto da martedì 18 a giovedì 20 luglio, alle 20.30, in chiesa, il Triduo con la preghiera al patrono San Pietro. “Sarà guidato da don Carlo Malavasi, che da vari mesi abbiamo la fortuna di avere in servizio nella nostra parrocchia – spiega don Xavier -. Nella Messa di domenica 16 luglio, alle 10, si è celebrato un momento di particolare vicinanza agli anziani e ai malati con il sacramento dell’Unzione degli infermi, mentre domenica 23, a conclusione della Sagra – sottolinea – avremo con noi il nostro vescovo Erio Castellucci che presiederà la celebrazione eucaristica solenne alle 10. Alle 9, ci sarà la processione per le vie del paese alla presenza delle autorità civili”.
Guardando agli eventi ricreativi, ovvero alla “festa di popolo”, il Comitato Sagra ha rivolto la propria attenzione alle famiglie, dai più piccoli ai più anziani, commenta Enrico Malagoli, quindi dai ‘gonfiabili’ al torneo di calcetto nel secondo weekend, solo per citare alcune proposte. E non manca, naturalmente, lo spirito di solidarietà, che per questa edizione si concentra sulla Romagna alluvionata. Da qui è venuta l’idea del torneo di “toro meccanico” che si tiene in entrambi i fine settimana, così come si è deciso, invece di raccogliere offerte, di cercare una sinergia con alcune attività romagnole. In particolare, spiega Malagoli, “piccole cooperative che riuniscono famiglie con ragazzi di disabili o piccole aziende familiari che hanno avuto grossi danni dall’alluvione e da cui abbiamo acquistato i prodotti per la Sagra. Al picnic per la Romagna, che si è svolto venerdì 14 luglio e si ripeterà venerdì 21, ci sono il Sangiovese, lo squacquerone, la piadina e tanti altri prodotti che provengono appunto da queste realtà. Dunque, dalle famiglie per le famiglie, dando uno spunto concreto di condivisione”.
Nel segno della sinergia, è anche la collaborazione con la Fondazione Campori di Soliera e il Centro polivalente di Limidi, oltre che con il Presidio Libera di Carpi. In questo solco si colloca domenica 23 luglio, alle 21.30, l’evento dal titolo “Tocco terra, storia di eroi senza gloria”, che racconta la storia di Ebrima un ragazzo che abbandona il Gambia per trovare una vita migliore. Una vera e propria odissea che Ebrima Kuyateh, insieme a Giulia Bassoli, ha narrato nel libro “Io e i miei piedi nudi. Storia di un viaggio”. “Autori dello spettacolo – spiega Enrico Malagoli – sono Paolo Bruini e i Tupamaros, gruppo musicale conosciutissimo a Carpi. Si tratta della prima in assoluto che siamo lieti di proporre alla nostra Sagra – conclude – e a cui invitiamo tutti a partecipare, sperando davvero che tanti possano venire, per la forte valenza valoriale che lo spettacolo è in grado di trasmettere”.
Enrico Malagoli