Eredità d’arte
Al Museo della Tarsia di Rolo una importante donazione di Alfonso Garuti.
di Andrea Beltrami
Dopo l’importante donazione, in vita, alla biblioteca comunale di Carpi del suo personale fondo librario antico, Alfonso Garuti (scomparso lo scorso 21 dicembre) ha disposto il lascito di alcuni dei suoi arredi lignei al Comune di Rolo. Si tratta di una consolle decorata ad intarsio risalente alla seconda metà dell’Ottocento, un tavolino rettangolare della prima metà del Novecento, intarsiato a motivi geometrici, una specchierina con sostegni a colonna torniti e specchio basculante intarsiato nella cornice e una cassettina senza piedini ornata sul coperchio con bordature geometriche e motivi figurativi. Molto interessante è anche un calibro in legno intagliato in un unico pezzo. Pezzi di famiglia che Alfonso ha conservato e per una vita, arrivando, poi, nella consapevolezza di lasciarli ad un Ente preposto alla tutela e alla salvaguardia di tali opere. Una sensibilità particolare, quella di Garuti, nei confronti delle opere d’arte, suo interesse e passione da sempre; a lui si devono le schedature dei beni mobili fatte negli anni Settanta per la Soprintendenza e alla fi ne del Novecento e l’inizio del nuovo millennio per la Cei.
Direttore dei Musei civici di Carpi fi no all’età pensionabile, era stato, poi, direttore dell’Ufficio diocesano Beni Culturali e del Museo diocesano di Arte sacra, da lui voluto e creato. Questa donazione contribuisce certamente ad arricchire il già interessante e notevole patrimonio di ebanisteria presente nel Museo della tarsia rolese che, assieme al Centro di documentazione e ricerca, istituiti nel 1994, costituisce un centro importante per salvaguardare lo straordinario patrimonio dell’intarsio ligneo che, nel passato, ha fatto di Rolo uno dei luoghi più rilevanti di tale produzione. Fondamentale è anche il Centro di documentazione, che raccoglie la memoria archivistica e fotografica di questa preziosa arte della tarsia rendendola attuale attraverso incontri culturali e conferenze finalizzate a farla conoscere e ad offrire ulteriori approfondimenti.
Chi ha conosciuto Alfonso Garuti non si stupisce di tale interesse né della conoscenza che aveva anche nel campo dell’ebanisteria; e proprio questa passione lo ha portato a lasciare alcuni dei suoi mobili personali all’Ente meglio deputato alla conservazione e alla tutela, consapevole che la cura avuta da lui per questi arredi in casa, ora si perpetua in un Museo. Alfonso si è speso per la collettività lasciandoci, oltre al suo lavoro di studioso e ricercatore, anche tanti contributi, testi e strumenti ancora attuali e utili per conoscere la nostra storia e le opere d’arte. Grazie anche a questa sua donazione al Comune di Rolo abbiamo ora la possibilità di gustare ulteriori esempi di tarsia rolese e ricordarlo per quanto ha fatto per ampliare le conoscenze e la memoria della storia e delle opere d’arte presenti nel nostro territorio.
In un comunicato stampa, lo scorso 7 luglio, il sindaco di Rolo, Luca Nasi, ha espresso profonda riconoscenza al dottor Alfonso Garuti per la donazione lasciata in eredità, che concorre a “valorizzare la collezione del Museo della Tarsia”.