Alleati del sogno di Dio
Il Papa ha incontrato gli artisti
di Serena Daolio, soprano
Il 23 giugno scorso nella Cappella Sistina in Vaticano Francesco ha incontrato artisti provenienti da tutto il mondo. Nel suo discorso tanti stimoli che abbiamo chiesto di commentare ad alcuni rappresentanti di questa multiforme realtà, veri e propri talenti di cui anche il nostro territorio è ricco.
Ho provato una grande emozione nell’apprendere che lo scorso venerdì, 23 giugno, il Papa ha incontrato artisti provenienti da tutto il mondo all’interno della Cappella Sistina, in Vaticano. L’occasione è stata il 50° anniversario dell’inaugurazione della Collezione d’Arte Moderna e Contemporanea dei Musei Vaticani. Qualche tempo fa mi sono recata a Roma per lavoro e in quella occasione ho dedicato una giornata ai Musei Vaticani e alle opere contenute all’interno. Sono compiaciuta del fatto che si sia celebrato un anniversario dedicato all’Arte Moderna e Contemporanea, perché amo molto questo periodo artistico. Le sperimentazioni pittoriche e scultoree mi ispirano nella esecuzione di brani dello stesso periodo storico. Da Carlo Carrà a Virgilio Mortari, da Henri Matisse a Claude Debussy… L’arte che Francesco ha espresso è totale e totalizzante, essa si pone al servizio degli altri, non alla autocelebrazione. Riferendosi agli artisti afferma: “Siete alleati del sogno di Dio!”. Noi artisti abbiamo una grande responsabilità: trasmettere un messaggio di attenzione nei confronti del mondo che ci circonda, dobbiamo essere provocatori di emozioni autentiche, vere, piene di amore per gli altri.
In questa ottica ho avuto il dono di vivere una delle più belle esperienze di vita artistica proprio nella mia città, a Carpi, dove sono nata e cresciuta. Mi sono esibita in alcuni concerti nella chiesa di Sant’Ignazio ora Museo Diocesano. Il luogo è suggestivo e particolarmente adatto a esecuzioni musicali, gli artisti sono entusiasti di proporsi ed il pubblico è sempre desideroso di accogliere queste iniziative culturali proposte come occasione di dialogo tra arte e fede, tra artisti e chiesa. La “formula” è semplice quanto ispiratrice che potrei riassumere così: “Se passate da Corso Fanti e vi siete chiesti quale meraviglia si celi dietro al portone di una chiesa quasi sconosciuta alla città e da pochi anni riaperta, fermatevi ad ascoltare e a vivere emozioni autentiche. Se siete abituati a considerare solo alcuni luoghi della città come i principali punti di riferimento per vivere l’arte, la musica, la poesia…entrate in questo luogo per assaporare la bellezza nelle sue varie forme ed espressioni artistiche”.
Spesso mi è accaduto di vedere persone incuriosite che guardavano da fuori mentre mi esibivo e poi si accomodavano timidamente all’interno della sala. “Possiamo restare?” “Sì”, la risposta. “Siete i benvenuti. Oggi, ad esempio, ascolterete un coro composto da persone con disabilità, persone che soffrono di malattie, volontari: tutti assieme si impegnano per esprimere il loro amore per la musica e l’arte!”. Perché l’arte è anche per loro come ha ricordato il Papa, anche chi ha difficoltà e vive ai margini ha bisogno dell’arte e della bellezza e “alcuni sperimentano forme durissime di privazione della vita; per questo, ne hanno più bisogno. Di solito non hanno voce per farsi sentire. Voi potete farvi interpreti del loro grido silenzioso”.
Eccomi qui: Serena Daolio, cantante lirica, carpigiana, tanti palcoscenici calcati in giro per il mondo. Vi ho raccontato qualcosa del mio percorso artistico attraverso la mia voce che considero un dono di Dio, che ho condiviso con tutti anche con i “Poveri di oggi” (come li chiama Francesco) per esprimere quali siano le vere ricchezze della vita.