Solidarietà Ucraina – Aiuti da Carpi grazie a don Marek e don Amal
Nei giorni scorsi i due sacerdoti si sono recati al confine tra Polonia e Ucraina. Il plauso dall'India
Volentieri pubblichiamo il contributo di mons. Antonio Kochukariyil della diocesi di Cochin in Kerala, con il quale commenta, visto dall’India, l’impegno di don Marek e don Amal che hanno consegnato nei giorni scorsi un carico di aiuti al confine tra Polonia e Ucraina.
Mons. Antonio Kochukariyil*
Sono passati quindici mesi dall’inizio della guerra tra Ucraina e Russia. Ambiente in rumorosa tensione, rampe di missili sputafuoco, aerei che stridono, fragorosi colpi di arma da fuoco. Da un lato, il sistema di sicurezza guidato dagli Stati Uniti. Dall’altra parte l’asse Cina-Russia. Tante le speranze che la guerra finisca presto. Migliaia di soldati e persone muoiono. Non c’è cibo, niente vestiti, la povera gente comune è nella fertile terra, ora terra della paura. Entrambe le fazioni stanno andando avanti… avanti, nella violenza. La guerra ha indubbiamente sconvolto la vita europea. Gli europei stanno lottando senza ottenere petrolio, gas e carbone dalla Russia. Anche Francia e Germania, che sono i principali attori industriali ed economici, stanno vivendo una recessione economica. È un disastro totale. Il popolo ucraino è vittima della guerra. I danni causati dalla guerra, l’impatto sulla vita delle persone… l’elenco delle vulnerabilità è infinito. Necessitano di pane e vestiti. Cibo e riparo sono i bisogni primari dell’uomo. In questa situazione di impotenza, molte persone tendono la mano per essere aiutate.
In questo campo di battaglia don Amal Johnson si è recato (dal 13 al 15 giugno, ndr) come il vento leggero di una carezza. Don Amal, indiano di origine, in Italia da dieci anni, da quattro è cappellano nella parrocchia del Corpus Domini della diocesi di Carpi, che conta circa diecimila anime e dove è parroco don Marek di origine polacca. In Italia per formare i giovani, oltre al catechismo, è buona cosa impegnarsi in azioni di volontariato, insieme ai campi estivi e alle attività di avventura come l’escursionismo e l’alpinismo. L’Italia ha una cultura che incoraggia l’avventura.
Uno dei migliori amici di don Marek è parroco in Ucraina e da una sua richiesta è iniziata l’esperienza di questo gesto. Sulla scia del disastro, quando altri sacerdoti lasciano le pecore e scappano, questo buon pastore di buon cuore condivide il dolore delle pecore e rimane nel paese di guerra. Due tonnellate di materiali raccolti in un mese per questa “Missione Ucraina” sono arrivate sul campo di battaglia, tra cui generi alimentari, giocattoli e vestiti. Questi materiali raccolti dalle persone sono stati caricati su un camion e consegnati sul campo di battaglia. Dopo 15 ore di viaggio, dopo aver percorso oltre 1000 km il carico partito da Carpi ha raggiunto la Polonia e poi il confine con l’Ucraina, qui tutto il materiale è stato consegnato ai beneficiari.
Non importa quanta lode venga data alla generosità mostrata da questi responsabili religiosi nel consegnare vestiti e altre cose ai bisognosi guidando i propri camion e consegnando questa merce ad organizzazioni di volontariato come la Croce Rossa.
“Gli occhi del Signore corrono su tutta la terra per mostrare forza a coloro che lo servono senza macchia “(2 Cron 16,9)
“O Iesurun, non c’è nessuno come il tuo Dio. Cammina nella gloria su una nuvola per aiutarti attraverso i cieli” (Dt 33,26) e questa è la promessa del Signore.
Caro Amal, hai fatto una buona cosa. Congratulazioni!
*Sacerdote della Diocesi di Cochin, Kerala, India, è zio di don Jiju Norbert Kochukariyil in servizio presso la parrocchia di San Bernardino Realino a Carpi
Traduzione eseguita con l’aiuto del prof. Raffaele Facci