Punto Infermieristico di Comunità di Migliarina: bilancio di un anno
In poco tempo gli accessi si sono moltiplicati, diventando circa 220 al mese. Più di 50 sono le persone prese in carico, di cui 48 seguiti in modo costante per patologie croniche (in parte a domicilio, anche grazie alla telemedicina)
Compie un anno il “Punto di Infermieristica di Comunità” di Migliarina, nato nella frazione a giugno 2022, dopo che l’ultimo medico di medicina generale aveva cessato di esercitare per raggiunti limiti di età e dopo che erano risultati vani tutti i tentativi di trovare un nuovo medico disposto a trasferire in frazione il proprio ambulatorio. Nonostante le iniziali perplessità, in poco più di un anno Migliarina ha potuto conoscere e apprezzare l’attività del “Punto di Infermieristica di Comunità”, “un servizio di grande utilità soprattutto per un territorio con un’elevata percentuale di bisogni complessi, legati a fragilità e cronicità, che stanno aumentando a causa del progressivo invecchiamento della popolazione – afferma la direttrice del Distretto di Carpi Stefania Ascari -. Quello di Migliarina è stato il primo ambulatorio che abbiamo aperto nel Distretto; i successivi presso i comuni di Novi, Rovereto, Campogalliano, Soliera. L’ultimo è a Cortile. Abbiamo quindi sei punti attivi di ambulatori infermieristici di comunità che si occupano delle presa in carico di pazienti complessi con criticità. Sono ambulatori che rispettano orari precisi, a disposizione del cittadino e in collaborazione con i medici di medicina generale, dunque c’è una forte interazione tra gli infermieri che lavorano in questi ambulatori e i medici di medicina generale del nostro territorio del Comune di Carpi e ovviamente degli altri comuni del distretto”. “Dopo i primi approcci, con il passare delle settimane e dei mesi la popolazione ha compreso perfettamente il nostro ruolo – spiega Debora Fiocchi, l’infermiera che da giugno dello scorso anno apre l’ambulatorio quattro volte la settimana – facendomi sentire parte della comunità. Ed è proprio questo il valore aggiunto di questo servizio, essere dentro la comunità, interpretarne i bisogni, orientare le persone verso sani stili di vita, fare da tramite tra i nodi della rete sanitaria e sociale”. In poco tempo gli accessi si sono moltiplicati, diventando circa 220 al mese. Più di 50 sono le persone prese in carico, di cui 48 seguiti in modo costante per patologie croniche (in parte a domicilio, anche grazie alla telemedicina), in strettissima collaborazione con gli specialisti e soprattutto il medico di medicina generale, che è e resta il responsabile della cura e stabilisce insieme all’Infermiera di Comunità e agli altri professionisti coinvolti gli obiettivi di cura e la frequenza del monitoraggio. Un lavoro di équipe multidisciplinare. “Migliarina ha circa 2000 abitanti – sottolinea l’infermiera – le persone stanno cominciando a capire che si siamo e ci cominciano anche a vedere come punto di riferimento al posto del pronto soccorso: se non stanno bene e valutiamo non sia una cosa grave, possono venire qui ed effettuiamo le medicazioni. Riescono ad accedere subito alle cure senza dovere fare attesa al pronto soccorso. Se invece non è una questione solo infermieristica, attivo subito il medico”. “Quello che questi ambulatori danno ai residenti – prosegue Tamara Calzolari, assessore alle politiche sanitarie – è sicuramente la tranquillità di avere un punto di riferimento per tutti i malati che hanno bisogno di essere seguiti costantemente nelle loro cronicità”. “Il medico di famiglia vede in questi ambulatori un valore aggiunto – spiega il dottor Graziano Carvelli -. Certo la situazione non può essere definitiva e auspichiamo che in un paio d’anni le cose cambino, ma nel frattempo siamo molto contenti di queste realtà, che consentono anche di evitare lunghe file al Pronto soccorso”.