L’usato trasformato in nuovo e unico: “RecuperiAmo”
La sfilata è stata organizzata da Istituto Vallauri e Recuperandia: una trentina le studentesse dell’indirizzo Moda coinvolte nel progetto
Creatività, passione, talento e originalità nel sapere trasformate il passato in futuro. L’“usato” in qualcosa di nuovo, con un importante obiettivo: promuovere il concetto di riciclo e sostenibilità nel settore dell’abbigliamento, ridurre lo spreco e preservare l’ambiente. Questi gli ingredienti che hanno reso vincente la sfilata “RecuperiAmo” organizzata da Istituto Vallauri e Recuperandia sabato scorso, nel Cortile d’Onore di Palazzo Pio. Una trentina le studentesse dell’indirizzo Moda coinvolte nel progetto nato dall’estro della docente Silvia Barletta, coadiuvata dall’insegnante Adriana Rampino. Nella sede di Recuperandia (via Montecassino) le giovani hanno scelto abiti e accessori e in questi mesi, in orario extrascolastico, si sono ingegnate per riadattare i vestiti e renderli pezzi unici e moderni. “Questo progetto al riuso e al riciclo dei capi usati è nato attraverso una mia passione – spiega la professoressa Barletta – sia per Recuperandia che per il riutilizzo dei capi. E’ stata una bellissima esperienza: le ragazze mi hanno trasmesso tutto il loro entusiasmo per recuperare i vestiti e renderli unici, e ciò che ho apprezzato di più è che siamo ‘cresciute’ insieme, ci siamo reciprocamente stimolate. Spero che questo progetto abbia continuità nella scuola”. Soddisfazione espressa anche dal responsabile di Recuperandia, Massimo Melegari: “La sfilata rientra nei festeggiamenti del ventennale, siamo molto contenti del risultato che è stato anche un bel veicolo per fare conoscere la nostra realtà. Gli studenti hanno dimostrato che con la creatività e l’originalità anche il ‘vecchio’ può avere la sua dignità, trasformandosi in bellezza, seguendo i principi della sostenibilità”. “L’entusiasmo non manca mai tra i nostri professori e studenti – commenta Silvia De Vitis, dirigente del Vallauri -. Quando ci sono cose che vengono riutilizzate o continuano a vivere sono contenta, c’è anche un significato sociale molto importante perché lavorare per il recupero di nuovi capi vuol dire pensare alle radici, a sprecare e a un approccio sano all’esistenza”. Presenti alla sfilata anche il sindaco Alberto Bellelli e l’assessore alle politiche scolastiche Davide Dalle Ave. Preziosa anche la collaborazione di Luca Grillo e Federico Vaccari due professionisti del settore che hanno consigliato le ragazze mettendo a disposizione il loro sapere.