Alla riscoperta del Patrimonio Campanario
Convegno al Museo Diocesano, introdotto dall'architetto Sandra Losi
“Da tempo immemorabile il suono delle campane accompagna la vita dell’uomo, segnandone il tempo. La voce delle campane, con i suoi diversi significati, dagli alti campanili raggiunge tutto il territorio e convoca la Comunità alle celebrazioni liturgiche, richiama a momenti di preghiera, ma avvisa anche di pericoli imminenti. Il sisma del maggio 2012 ha inferto un duro colpo a questo importante patrimonio, ammutolendolo per i danni alle torri campanarie e alle stesse campane. In questi anni di ricostruzione, la sinergia fra la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio (SABAP) per la città metropolitana di Bologna e per le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara e cinque Associazioni campanarie del territorio ha dato vita ad una intesa operativa che punta a favorire e sistematizzare la collaborazione con il terzo settore nell’attività di valorizzazione e tutela dei beni culturali, nello specifico del Patrimonio Campanario storico, esempio di Bene Culturale estremamente complesso tra componenti materiali e immateriali tipiche del territorio di competenza. L’accordo, unico nel suo genere, è una tappa molto importante sia nel processo di conoscenza del patrimonio campanario storico del territorio, e sia nel percorso di recupero, attraverso la diffusione di buone pratiche di restauro”. Questi i temi al centro dell’incontro che si è svolto di mercoledì 17 maggio al Museo diocesano a Carpi, dal titolo “Riscopriamo il Patrimonio Campanario”. Le relazioni sono state introdotte dall’architetto Sandra Losi, Direttore Ufficio Patrimonio Diocesi Carpi.