Mirandola ricorda monsignor Luigi Tosatti
Nell’ambito della rassegna “Mirandola ricorda”, lunedì 5 giugno sarà ricordato monsignor Luigi Tosatti, parroco di Mirandola dal 1951 al 1963, nel 60° della morte. Le iniziative sono promosse da Amici della Consulta, Comitato Sala Trionfini, Parrocchia di Santa Maria Maggiore in Mirandola.
Nell’ambito della rassegna “Mirandola ricorda”, in memoria di personalità che si sono distinte per la loro opera a favore della promozione umana, sociale, educativa e culturale della cittadinanza e del territorio, alcune iniziative saranno dedicate, nel 60° anniversario della morte, a monsignor Luigi Tosatti che fu parroco di Santa Maria Maggiore dal 1951 al 1963.
Lunedì 5 giugno, alle 8.30 e alle 18.30, in Duomo, saranno celebrate due Messe di suffragio.
Sempre lunedì 5 giugno, al cimitero cittadino, saranno deposti fiori sulla tomba di monsignor Tosatti e si terrà un momento di preghiera.
Le iniziative sono promosse da Amici della Consulta, Comitato Sala Trionfini, Parrocchia di Santa Maria Maggiore in Mirandola.
Luigi Claudio Maria Tosatti nacque a Sorbara il 17 maggio 1887, figlio di Giovanna Barbieri e di Giovanni, un benestante fattore agricolo. Compì gli studi ginnasiali presso il collegio salesiano di Modena. Quando il padre si trasferì a Quarantoli, il giovane Luigi proseguì gli studi nel Seminario di Carpi e divenne sacerdote, il 23 dicembre 1911, per mano del vescovo mons. Andrea Righetti. Fu cappellano a Quarantoli e San Giacomo Roncole. Durante la prima guerra mondiale svolse il servizio militare come cappellano: Successivamente venne nominato amministratore parrocchiale di San Martino Carano, per divenirne parroco nel 1922.La piccola parrocchia gli dava tempo per esercitare la mansione di segretario dell’Ufficio Amministrativo Diocesano e per interessarsi all’opera di don Giovanni Rossi, che divenne la Pro Civitate Christiana, partecipando alla predicazione in diverse missioni popolari.
La sua predicazione era improntata allo stile dei “Liberi e forti” insegnato dal prevosto di Mirandola, don Roberto Maletti, di cui don Tosatti era un assiduo ascoltatore. Con don Maletti, fu presente alla fondazione del Partito Popolare nel 1919, dove conobbe don Luigi Sturzo.
Il 24 agosto 1934, a seguito della morte improvvisa di don Ferdinando Ganzerla, fu nominato arciprete di Concordia.
Il periodo bellico fu quello in cui emerso le caratteristiche umane e sacerdotali di don Tosatti e in quello della Resistenza rifulse maggiormente la sua carità. Rischiò la vita per i suoi parrocchiani condannati a morte e portò loro il conforto umano e cristiano mentre aspettavano la fucilazione.
Nel febbraio del 1945 si prodigò per evitare una rappresaglia di tedeschi e fascisti a seguito di un attacco dei partigiani alla Brigata Nera “Pappalardo” di Concordia.
Nei registri dei morti di quel tempo si trovano annotazioni come questa: “Barbaramente massacrati dalle Brigate Nere, solo colpevoli di appartenere al movimento patriottico, non furono processati. Le esequie le feci clandestinamente nella Cappella del Cimitero perché proibita dagli assassini ogni cerimonia e onoranza funebre” oppure “Fu dal sottoscritto assistito per tutta la notte, fino al momento dell’esecuzione e del decesso”.
Il 12 gennaio 1947 fu insignito dell’onorificenza di Prelato Domestico di Sua Santità.
In seguito alle dimissioni di mons. Aldo Valentini, il 20 febbraio 1951 il vescovo mons. Vigilio Federico Dalla Zuanna inoltrò, alla Dataria Apostolica, la domanda di nomina di mons. Tosatti a Prevosto di Mirandola “per le sue eminenti doti pastorali, come organizzatore, predicatore, catechista; qualità che sono emerse in ogni ufficio che gli fu affidato”.
Il 6 marzo 1951 la Dataria Apostolica rispose favorevolmente per la nomina.
Nel maggio dello stesso anno, prese possesso per procura e, senza alcun ingresso ufficiale, iniziò il ministero pastorale a Mirandola.
Favorì il sorgere di associazioni di stampo cattolico, sociale e sportive, sospese durante il fascismo: ACLI, Associazione Italiana Maestri Cattolici, Centro Sportivo Italiano, Centro Turistico Giovanile, Centro Italiano Femminile, Conferenza San Vincenzo oltre alle tradizionali Azione Cattolica, Apostolato della Preghiera, Terz’Ordine Francescano, Confraternita del Santissimo Sacramento.
Si impegnò, con l’accensione di un mutuo, per costruire l’Oratorio San Domenico Savio e il Cinema Italia.
Nel 1954, quale risarcimento dei danni di guerra, fece fondere quattro nuove campane e si fece donare un nuovo organo per il duomo.
Si propose con efficacia per risolvere questioni sindacali della Carrozzeria Barbi, dello Zuccherificio e della Fabbrica del Pomodoro, che diventò poi Mon Jardin. Nel 1962 fece ritinteggiare tutto il Duomo.
Colpito da grave malattia si spegneva, il 5 giugno 1963, all’Ospedale di Mirandola. Venne accompagnato al cimitero da una folla imponente.
Tomba di monsignor Tosatti nel cimitero di Mirandola