Unitalsi Carpi. Un 60° carico di gratitudine
Per i volontari non solo pellegrinaggi ma un impegno costante per le persone fragili
La sottosezione Unitalsi di Carpi ha festeggiato i 60 anni di presenza e di attività nella diocesi di Carpi ritrovandosi giovedì 11 maggio in Cattedrale per la celebrazione eucaristica di ringraziamento e poi con un momento conviviale e di festa. Grazie allo splendido lavoro dei volontari che in questi decenni si sono succeduti è stato possibile organizzare centinaia di pellegrinaggi e anche tante iniziative di accoglienza e di accompagnamento. “E’ un bel traguardo, – ha dichiarato Paolo Carnevali, già presidente della sezione – all’inizio c’erano solo i pellegrinaggi ora a noi piace pensare che è bello camminare insieme far festa. Così è cresciuto questo gruppo, sono cresciuti questi volontari e insieme facciamo tante cose ed è bello affrontare la vita insieme. Si fa il pieno di spiritualità e di amore ai santuari ma poi quando si torna a casa dobbiamo diffondere questa gioia”.
Nel corso della celebrazione eucaristica presieduta dall’assistente don Vianney Munyaruenzi con diversi sacerdoti concelebranti tra cui l’assistente regionale Unitalsi don Giuseppe Lusuardi e il vicario episcopale per la carità don Riccardo Paltrinieri, sono stati ricordati con una lanterna tutti i sacerdoti e i volontari dell’associazioni defunti, e al termine, due ex presidenti che con il loro lungo servizio hanno fatto la storia della sezione: Lina Righi, impossibilitata ad essere presente, e Loris Bastia con la moglie Angela ai quali è stata consegnata una targa da parte del presidente Enrico Bellentani. La festa è poi proseguita con la cena presso il circolo Guerzoni dove c’è stata la gradita presenza del vescovo Francesco Cavina che ha sempre avuto una speciale predilezione per gli ammalati e le persone fragili accompagnate dai volontari Unitalsi.
L. L.