All’aviatore Seeten cittadinanza onoraria in memoria
Il pilota francese che aderì alla Resistenza e morì da eroe. La festa della Liberazione sarà dedicata a lui
Il Comune di Carpi ha conferito la “cittadinanza onoraria alla memoria” a Michel Seeten (1920-1944), un aviatore francese che aderì alla Resistenza e morì da eroe nella battaglia di Cortile, il 1° Dicembre 1944, salvando la vita a tre comandanti partigiani che così poterono organizzare una controffensiva: in Consiglio comunale la proposta del Sindaco Alberto Bellelliè stata appoggiata dai gruppi PD, “Carpi Futura” e M5S, per un totale di 19 voti, due più di quelli richiesti dallo Statuto, che diversamente da altre città prevede in questi casi una maggioranza qualificata (i 2/3 dei 25 componenti del Consiglio comunale, quindi 17); astenute due consigliere di FdI, assenti i due consiglieri della Lega, uno del Pd e uno di FdI.
Con lo stesso risultato, una seconda votazione ha deliberato l’immediata esecutività del provvedimento e il 25 Aprile prossimo la cerimonia per la Festa della Liberazione sarà idealmente dedicata a Seeten: l’Amministrazione comunale inviterà l’Ambasciatore di Francia e il Sindaco di Saint-Nazaire, città bretone dove il giovane pilota era nato e dove il suo corpo fu riportato nel 1948.
A Michel Seeten, inquadrato nella 23a Brigata “Garibaldi”, sono dedicate vie a Carpi e Novi di Modena, e il suo nome compare su vari cippi e lapidi, a partire da quello bilingue sul luogo della morte, in Strada Cavetto Gherardo.
Fra le cittadinanze onorarie conferite a Carpi dal 1946 figurano Enzo Ferrari, l’avvocato bolognese Francesco Berti Arnoaldi Veli, il Milite Ignoto e l’Arma dei Carabinieri.
NOTE BIOGRAFICHE – Michel Seeten, paracadutato fra Carpi e Novi l’8 agosto 1944 causa avaria al suo cacciabombardiere, fu subito soccorso da partigiani, ai quali decise di unirsi anziché attraversare il fronte e ricongiungersi al proprio reparto, come gli fu proposto. Partecipò a numerose operazioni della Resistenza carpigiana, e il 1° Dicembre fu sorpreso dai nazi-fascisti in una casa di campagna, a Cortile di Carpi, insieme a tre dirigenti partigiani e una staffetta: invece di tentare la fuga con loro, si consegnò al nemico confidando nella Convenzione di Ginevra, con ciò favorendo l’allontanamento dei compagni, che poterono così organizzare le forze e respingere l’imponente operazione militare messa in atto dal nemico. Gli scontri che ne seguirono sono passati alla storia come “battaglia di Cortile”, una delle più importanti delle Resistenza emiliana, che vide impegnati centinaia di combattenti, e costò la vita a 24 fra partigiani e civili: 21 fucilati dopo esser stati rastrellati (cinque i civili), e tre sul campo: uno di questi era proprio Seeten, che preso a schiaffi dall’ufficiale cui si stava consegnando, reagì disarmandolo e uccidendo lui e un altro repubblichino, prima d’esser sopraffatto. Aveva 24 anni.