USHAC, da quasi quarant’anni attenta alle necessità di tutti
di Gianpietro Perrotti
Era il 1986 quando Armando Violi fondò l’associazione U.S.HA.C., acronimo Unione Sportiva Handicap Carpi, insieme a famiglie di ragazzi con disabilità e ad alcuni volontari, per offrire a persone in situazione di difficoltà intellettiva e relazionale una vita sociale di qualità, prevenendo possibili situazioni di isolamento ed emarginazione. Fin da subito l’associazione ha organizzato attività sportive e ricreative a Carpi e tuttora l’ASD USHAC APS prosegue con diverse iniziative, tra palestra, nuoto, atletica, basket integrato e volley speciale.
Negli ultimi anni per gli adolescenti con disabilità è stato creato uno spazio d’incontro estivo, mentre per i ragazzi di scuole medie e superiori sono previsti momenti di incontro pomeridiani. Col passare del tempo per ragioni normative la gestione dell’attività sportiva fu affidata alla nuova associazione ASD USHAC ODV, mentre tutta la parte ricreativa e culturale passò in mano a USHAC ARCOBALENO ODV.
“USHAC valorizza e sviluppa tutte le abilità dei ragazzi disabili che, se non esercitate, rischiano di rimanere allo stato latente – dichiara Carlo Alberto Fontanesi, presidente dal 2009 – ed accompagniamo i disabili nelle esperienze di vita comuni, migliorando la loro qualità di vita e la loro autostima evitando così l’isolamento”.
USHAC è affiliata a CSI Comitato di Carpi, grazie ad una collaborazione in piedi ormai da molti decenni, che col tempo è andata rafforzandosi. “I nostri atleti – prosegue Fontanesi – hanno partecipato a gare e campionati di atletica CSI, al campionato regionale CSI di basket integrato e al campionato regionale CSI di volley speciale”.
L’attività sportiva è integrata ad iniziative ed eventi come la Festa della Befana, il Carnevale, il Pranzo Sociale annuale, gite e soggiorni al mare ed in montagna. A tal proposito domenica 5 marzo si è tenuto l’annuale pranzo sociale presso il Circolo Guerzoni, dove l’USHAC ha accolto un grande numero di persone. “La nostra associazione – ha concluso Carlo Alberto Fontanesi – è guidata da volontari e da genitori che insieme sono motivati dal desiderio di rendersi utili per ragazzi e persone che socialmente possono essere svantaggiate”. Parole che ci ricordano che ogni persona è diversa, ma prima di tutto è speciale.