Sanità. No alla violenza sugli operatori
Segnalazioni in aumento a Modena e provincia
Una giornata per dire “No alla violenza contro il personale” che lavora nelle strutture sanitarie! All’indomani della Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza sugli operatori sanitari e socio-sanitari, istituita lo scorso anno e celebrata il 12 marzo, le Direzioni generali di Azienda USL di Modena, Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena e Ospedale di Sassuolo Spa hanno voluto ribadire in un incontro pubblico che si è svolto lunedì 13 marzo presso il Policlinico di Modena che un atto di violenza contro un operatore sanitario non è mai giustificabile e che il dialogo è la via principale della risoluzione di qualsiasi conflitto. Lo hanno fatto in unità di intenti con gli Ordini professionali, con le istituzioni locali e con tutto il personale che lavora nel sistema sanitario pubblico sul territorio modenese, rilanciando la campagna #rispettachicura promossa lo scorso anno e illustrando i dati e le iniziative che, proprio a partire da quella giornata e dal tavolo permanete di lavoro, sono state messe in campo. Si è assistito nel 2022 a un incremento delle segnalazioni, da attribuire anche all’efficacia delle iniziative messe in campo per aumentare la sensibilità degli operatori alla segnalazione.
All’incontro erano presenti i direttori generali delle aziende sanitarie modenesi Claudio Vagnini e Anna Maria Petrini, insieme al Prefetto di Modena Alessandra Camporota e al Questore Silvia Burdese, ai rappresentanti degli Ordini professionali.
I dati
Complessivamente nel 2022 sono stati 359 gli episodi di violenza registrati (195 nelle diverse strutture Ausl, 147 in Aou, 17 all’Ospedale di Sassuolo Spa); nel 2021 erano state rispettivamente 93, 113 e 7 per un totale di 213. Dall’inizio delle rilevazioni nel 2019, sono state 1062 le segnalazioni complessive ricevute dai lavoratori delle tre aziende.
Di queste 1062, il 42% ha riguardato Pronto soccorso e sistema di Emergenza-urgenza, il 22% la Salute mentale. Due segnalazioni su tre sono state di sola aggressione verbale, mentre una su tre è stata caratterizzata da aggressione anche fisica. Rispetto agli esiti, oltre il 90% non ha dato conseguenze sui professionisti coinvolti, mentre in un centinaio di casi (circa il 10%) l’esito è stato identificato come minore o moderato, con eventuale segnalazione di infortunio; in nessun caso vi è stato un esito grave per l’operatore.