Il volume di Montella sull’influenza “spagnola” sarà presentato a Viano
Sabato 4 marzo, alle 16.30, presso la Biblioteca comunale di Viano (Reggio Emilia) sarà presentato il volume dello storico mirandolese Fabio Montella dal titolo “La spagnola. Storie e cronaca della pandemia influenzale del 1918”. Numerosi nel libro i riferimenti al Modenese e al Reggiano, in parallelo anche con l’attualità della pandemia da covid-19
Sarà presentato sabato 4 marzo, alle 16.30, a Viano (Reggio Emilia) il volume La spagnola. Storie e cronaca della pandemia influenzale del 1918, scritto dallo storico Fabio Montella e pubblicato da Gaspari Editore di Udine. L’appuntamento, a cui interverrà l’autore, organizzato dalla Biblioteca comunale “Bonaventura Corti” e da Acca (Associazione Comitato Comunale Anziani) di Viano, si svolgerà in Biblioteca (via Casella n. 1).
È la prima volta che in provincia di Reggio Emilia viene presentato il libro di Montella. Sono numerosi i riferimenti al Reggiano e, naturalmente, al Modenese.
La “spagnola” ha causato la morte, in Italia, di circa 600 mila persone (almeno 30 mila in Emilia-Romagna). Si stima che i contagiati possano essere stati invece 14 milioni, ovvero almeno il 40% della popolazione italiana dell’epoca. Nella sola città di Reggio Emilia i decessi furono, secondo una relazione ufficiale, 812. Gli ultimi quattro casi mortali furono rilevati nell’aprile del 1919.
Centro della narrazione è «l’analisi del caso italiano, con un primo capitolo dedicato alla fase iniziale, quella dell’arrivo del virus in Italia nella primavera 1918, seguito dai due capitoli – che rappresentano il cuore del volume – in cui viene analizzata la fase culminante dell’epidemia, fra la tarda estate e il “tragico ottobre”. I due capitoli conclusivi del libro sono invece dedicati agli ultimi colpi di coda dell’epidemia, spesso sottovalutati in quanto i loro effetti furono meno catastrofici rispetto al picco dell’autunno 1918, ma che inflissero comunque perdite assai pesanti.
Attraverso documenti inediti conservati in diversi archivi nazionali, ma anche grazie a memorie e giornali dell’epoca, Montella ripercorre in modo puntuale e dettagliato l’arrivo della “spagnola” in Italia e il suo impatto in un Paese che era ancora alle prese con i disagi del conflitto e sottoposto alla censura militare. Sono ripercorsi i provvedimenti adottati per arginare la pandemia, le polemiche, le discussioni sul “distanziamento sociale”, il dibattito sulle mascherine. Come sottolinea nella prefazione Fabio Degli Esposti, professore associato all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, «è una storia di ieri che dialoga, inevitabilmente, con l’attualità». «Siamo la prima generazione – osserva Montella – che ha vissuto sulla propria pelle una pandemia simile alla “spagnola” e che può realmente entrare in sintonia con l’esperienza vissuta dai nostri nonni; tra l’altro, per quanto terribile sia stato il Covid-19, la “spagnola” ha avuto un impatto decisamente superiore, in termini di vite umane. Nel volume ho anche evidenziato l’enorme sacrificio del personale sanitario, civile e militare, che contò migliaia di vittime; un sacrificio quasi sempre dimenticato».
Fabio Montella, ricercatore indipendente e giornalista professionista, è autore di numerose pubblicazioni di carattere storiografico. Da qualche anno gira l’Italia frequentando archivi, alla ricerca di nuove storie da raccontare. Per le sue ricerche sulla Spagnola ha ottenuto premi a Mantova e Olgiate Molgora (2021). Attualmente fa parte del gruppo scientifico del progetto “Dopoguerra e pandemia. L’influenza «Spagnola» in Sicilia: istituzioni, società, memoria. 1918-1919”, coordinato da Claudio Staiti, sotto gli auspici della Scuola Superiore di Studi Storici dell’Università della Repubblica di San Marino.