Allarme cancro 2022
Etica della vita, una rubrica di Gabriele Semprebon.
L’anno appena trascorso è stato motivo di analisi sullo sviluppo del cancro in Italia. I risultati non sono stati confortanti in quanto le diagnosi di cancro stimate nel 2022 sono state in netto aumento rispetto agli anni precedenti. La prevalenza riguarda il tumore della mammella seguito da quello del colon, polmone, prostata e vescica. La pandemia ha portato un forte rallentamento degli screening oncologici e questo ha avuto, come conseguenza, l’aumento delle diagnosi di tumore. Un altro allarme, rispetto alla prevenzione, è quello degli stili di vita scorretti. Più del 30% degli adulti è in sovrappeso, il 10% è obeso, il 24% è un fumatore è più del 30% sono i sedentari.
Queste disattenzioni allo stile di vita portano immancabilmente ad aumentare le probabilità di sviluppare un cancro. Davanti a questo quadro è di estrema importanza rivedere il proprio stile di vita, essere in grado di fare anche piccoli sacrifici per importanti risultati. Ovviamente questo non è sufficiente ed è doveroso che il mondo intero stia ancora più attento al problema dell’inquinamento e della nefasta capacità dell’uomo di distruggere l’ambiente in cui vive. Oltre a questo, le strutture della sanità pubblica devono veramente organizzare un piano per riprendere in modo serio lo screening per il tumore. Già qualcosa è stato fatto nell’ambito del test mammografico, per il colon e per altri tumori.
Occorre, comunque, implementare e riattivare i programmi di prevenzione secondaria, sapendo di dover far fronte anche ad un aumento di interventi chirurgici in relazione alle diagnosi di malattie risultate dallo screening. È altresì doveroso che le persone non si orientino “navigando a vista” nel mare della prevenzione, della diagnosi e della cura, che si avventurino sul “fai da te” per sentito dire, perché l’amica dalla parrucchiera mi ha detto o sul giornale c’è scritto; occorre affidarsi e fidarsi del proprio medico di famiglia e degli specialisti. Dobbiamo ridurre sempre più una medicina “fai da te” che non ha senso e che va a intasare le già lunghe liste di attesa degli esami diagnostici predittivi, verso una medicina programmata che offra, però, possibilità rapide di verifi ca del proprio stato di salute.