Risposte concrete per un fenomeno strutturale
Dal 23 al 26 novembre torna il Festival della Migrazione, per superare emergenza e pregiudizi. Numerosi gli appuntamenti tra Modena, Carpi e Ferrara.
Il Festival della Migrazione ripropone, come ogni anno, il suo palinsesto culturale consolidando il percorso oramai avviato da diverso tempo: una agenda che resta valida e che il Festival emiliano (da quest’anno presente anche a Ferrara, oltre che a Modena e Carpi) propone come piattaforma di confronto.
“Sono questi i tratti distintivi e peculiari del Festival – sottolinea Edoardo Patriarca, portavoce della manifestazione -: il fenomeno migratorio è un fenomeno strutturale, lo è da sempre, l’umanità è cresciuta con le migrazioni, le grandi civiltà, le nazioni sono maturate con le migrazioni; sono le società aperte e comunità innamorate delle proprie tradizioni ad avere un futuro; anche per il nostro Paese i fenomeni di immigrazione possono essere una grande opportunità di futuro in un contesto di crollo demografico, siamo ormai un Paese interculturale; non vi è nessuna invasione, al contrario l’Italia è da decenni un Paese di emigrazione, soprattutto di giovani; attendiamo da anni politiche finalmente di medio e lungo termine non più gestite sempre in una logica emergenziale”.