La persona tra prezzo e valore
Trame di bellezza
Credo che, almeno una volta nella vita, tutti noi abbiamo sentito la sentenza “Ogni persona ha il suo prezzo”. È esattamente questo il principio della corruzione: ogni persona può essere ridotta ad un ammontare espresso in denaro, ognuno è comprabile e vendibile. In sintesi: ogni persona può essere trasformata in strumento di consumo, in oggetto, utilizzabile per raggiungere un fine, spesso deprecabile. L’insegnamento sociale della Chiesa assume, al contrario, uno sguardo ben diverso. Quando si riferisce alla persona umana, ne parla sempre come di soggetto caratterizzato da un valore e da una dignità assoluti, ponendo la persona stessa come riferimento primo ed ultimo del bene comune. Persona è un termine antico e, come spesso accade nella lingua italiana, di origine latina. Esso si riferisce alla maschera che gli attori di teatro indossavano per rappresentare un personaggio e per favorire una amplificazione della loro voce, udibile così da tutto il pubblico.
La tradizione cristiana ha accolto il termine rinnovandone e ampliandone il significato. Non possiamo qui trattare l’uso trinitario e cristologico di questa ricchissima parola, ma certamente possiamo indicarne i significati principali quando essa si riferisce all’essere umano, donna e uomo. Persona viene così ad indicare l’individuo con tutte le sue caratteristiche distintive, posto in relazione agli altri esseri personali, a Dio e agli altri donne e uomini. In sintesi, persona come “sé in relazione”. Recuperando il significato originario, sta ad indicare la nostra identità individuale, rappresentata dal volto, in relazione continua con gli altri, rappresentati in un certo senso dal pubblico.
La nostra identità, infatti, emerge e si struttura a partire da caratteristiche personali, ma anche e soprattutto dalle relazioni significative che intratteniamo con il Padre e con le sorelle e i fratelli. Dire che l’essere umano è persona significa inoltre attribuirvi un valore assoluto dal concepimento alla morte naturale, valore non dipendente da alcuna caratteristica. Salute, malattia, etnia, cultura, fede, età e quant’altro ci definisce e specifica nelle nostre diversità non può intaccare o sminuire questo valore. Chi ha fede può riconoscere soltanto una dipendenza, quella dal Padre che ci ha creati a sua immagine e somiglianza.
La persona è quindi sempre e comunque inviolabile, è incomparabilmente preziosa, è intrinsecamente insostituibile non in ciò che fa, ma in ciò che è. Chiudiamo queste poche righe con una proposta: di fronte ai fratelli, ma anche a noi stessi, sforziamoci di scoprire il valore assoluto che tutti rappresentiamo. Che non ci accada di diventare esperti di prezzi e non di valori. Alla prossima.
Paolo Barani