È il tempo della formazione
Moduli sempre più orientati a dare risposte alle sfide pastorali che interpellano la chiesa: ministerialità, responsabilità dei laici e in particolare delle donne, ruolo della comunità.
Nel mese di ottobre si è avviato il Laboratorio Teologico Realino Carpi 2022-23 con la sezione pubblica degli incontri di apertura sull’enciclica Fratelli tutti cui hanno partecipato il professor Brunetto Salvarani, con una relazione su Charles Foucauld “fratello universale”, il vescovo Erio Castellucci, che ha parlato di Fraternità e conflitto nella Fratelli tutti, per concludersi con la proiezione in prima visione del docufilm su Nomadelfia “Legge di fraternità” di Ivan Corbucci.
Il prossimo sabato 5 novembre (ore 10-12), presso il Museo Diocesano, si terrà il Convegno che dà inizio ufficialmente alle attività del Laboratorio. A questo proposito abbiamo posto alcune domande a mons. Ermenegildo Manicardi, vicario generale della Diocesi di Capri, per aiutarci a comprendere le coordinate pastorali in cui si collocano quest’anno le attività del Laboratorio.
Perché il Laboratorio Teologico decide di inaugurare l’anno con un Convegno su un tema che richiama la “Narrazione” e la “Relazione” nel Vangelo di Marco?
Lo scopo è di avviare già dall’inizio del cammino annuale il lavoro sul tema specifico dell’anno sinodale, che nel suo quarto cantiere che vivremo in primavera ci ha chiesto di scegliere un tema specifico. Le Diocesi di Modena-Nonantola e Carpi hanno scelto “Il Linguaggio della Chiesa”. Ci chiederemo se e quanto funziona il linguaggio che la Chiesa sta usando. Pensiamo di interrogarci e di raccontarci su come viviamo il linguaggio della liturgia, quello usato nei nostri articolati e complessi sistemi associativi, quello dell’articolazione della pastorale e delle sue priorità, quello della Caritas, che è uno dei linguaggi più incisivi, ecc.
Che apporto può dare il Convegno iniziale su “raccontare/ comunicare/entrare in relazione” a un tale cammino?
Abbiamo pensato di partire dal Vangelo di Marco, valorizzando un saggio recente molto bello e innovativo di Paolo Rocca intitolato Dell’altro. Tra parola e silenzio nel Vangelo di Marco. Giuliano Albarani, Maurizio Marcheselli, Maurizia Volponi, coordinati da Brunetto Salvarani, rifletteranno su Il Vangelo di Marco. Una narrazione di parole e silenzi capace di proporre una relazione. Penso che potremo fare il punto su un parlare che contiene anche dei si-lenzi, come è stato nel primo anno del cammino sinodale: ci si è raccontati molto, ma ci sono stati anche momenti di silenzio. Molti hanno partecipato, ma non abbiamo potuto raggiungere tutti quelli che avremmo voluto e che sarebbero anche stati disposti a partecipare. Nei prossimi mesi integreremo. Il Vangelo di Marco è famoso da oltre un secolo come il Vangelo del segreto messianico. Secondo questo evangelista, Gesù comunica molto anche tacendo e ponendo domande a cui non offre una risposta ma le orienta alla nostra meditazione e decisione. Muore gridando “Dio mio Dio mio, perché mi hai abbandonato?”. È proprio in quel silenzio che il centurione vede l’apertura per potere affermare a sua volta: “Quest’uomo era Figlio di Dio”.
Che proposta formativa fa quest’anno il Laboratorio Teologico? Quali le riflessioni del Consiglio Direttivo che stanno alla base di un programma così articolato?
La decisione più importate del Consiglio Direttivo è stata collegare il cammino previsto per il Laboratorio con i tre cantieri di Betania, che caratterizzano il cammino sinodale e che sono stati chiamati: cantiere della strada, cantiere del villaggio e cantiere della casa. Faccio un unico esempio: il Laboratorio Teologico dedicherà il suo cantiere della casa di Betania alla preparazione ai tre ministeri istituiti maschili e femminili (lunedì 16-2330 gennaio 2023). Presto avremo anche nella nostra Chiesa Lettrici e Accolite.
Dobbiamo prepararci bene, per formare adeguatamente le aspettative delle comunità, per stimolare la nascita di disponibilità e sceglier bene le persone idonee. Vista l’importanza del tema diamo anche lo schema dei contenuti che affronteremo nel cantiere sinodale della casa di Betania: “Ministerialità come anima della Chiesa: ministeri dopo il Vaticano II” (relatore il Vescovo Erio Castellucci), “Donne e ministero: un contributo all’essere della Chiesa” (coordina la teologa Prof. Simona Segoloni), “I ministeri nel Nuovo Testamento: scelte attuali necessarie e consigliabili” (don Gildo Manicardi).
Perché il Laboratorio ha pensato quest’anno di integrare il programma tradizionale con alcuni workshops mirati su destinatari specifici?
Per intrecciare il Laboratorio Realino con la riorganizzazione in corso della pastorale nel territorio della nostra Diocesi. Tali workshops saranno tre. Uno è per i ministri straordinari dell’Eucaristia già in azione o che potrebbero esserlo. Il dono dell’eucaristia – l’unico altare e le molte case (Responsabili: Diacono Giuseppe Migatti e la moglie Laura Gasparini). Il secondo workshop è pensato per operatori pastorali. Gli Incontri diocesani saranno venerdì 13 gennaio 2023, venerdì 3 febbraio 2023, venerdì 3 marzo 2023 (Responsabili: Don Carlo Bellini, Alberto Ganzerli, Sergio Ricchetti). Il terso workshop è dedicato al quarto cantiere sinodale, scelto dalla nostra diocesi. Sarà intitolato Rassegna sui linguaggi della chiesa e si intreccerà con la festa del patrono a maggio (responsabili: Andrea Ballestrazzi e Maurizia Volponi).
A cura di Marco Catellani (Segreteria Laboratorio Teologico Realino)