Benedirò il tuo nome per sempre, Signore
Commento al Vangelo di don Carlo Bellini - Domenica 30 ottobre 2022.
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
Commento
Tra gli episodi più belli del vangelo di Luca c’è l’incontro tra Zaccheo e Gesù. È utile leggere questo racconto di conversione tenendo presente il brano del cosiddetto giovane ricco del capitolo precedente (Lc 18,18-23). In quel caso un notabile, dunque non un giovane ma un uomo importante, va da Gesù col desiderio di migliorare la sua vita, già molto virtuosa, ma se ne va via triste perché era molto ricco. Gesù commenta subito dopo con i discepoli che è molto difficile che un ricco entri nel regno di Dio ma «ciò che è impossibile agli uomini è possibile a Dio» (Lc 18,27). Ed ecco che pochi versetti dopo abbiamo un vivido esempio di come un uomo ricco e per di più peccatore può convertirsi. Zaccheo è capo dei pubblicani e ricco, due condizioni che lo rendono un uomo detestabile, pubblico peccatore ed anche in una condizione a rischio per la conversione.
Tuttavia quest’uomo era animato da un profondo desiderio di vedere Gesù. Con l’espressione «cercava di vedere chi era Gesù» il vangelo ci rivela non una semplice curiosità ma un autentico interesse per la persona di Gesù e per la sua parola. Zaccheo in cuor suo sperava qualcosa dall’incontro con Gesù e il suo desiderio è talmente forte che supera le difficoltà legate alla sua piccola statura salendo su un albero, comportamento più adatto a un bambino che a un uomo della sua condizione sociale. Quando finalmente il famoso maestro passa, è Gesù stesso che si accorge di Zaccheo, lo guarda, e lo chiama per nome per autoinvitarsi a casa sua.
L’incontro è avvenuto, Zaccheo cercava e non sapeva che nello stesso momento era cercato. Zaccheo risponde prontamente e Luca descrive il momento con particolari che sono tipici dell’avvento del messia: la fretta, la gioia, l’accoglienza. L’evangelista non ha bisogno di mettere parole in bocca a Gesù, è sufficiente citare l’evento dell’incontro: aver accolto Gesù nella propria casa dice tutto sul cambiamento che avviene nel cuore di Zaccheo. Il racconto ci parla invece degli effetti esteriori della conversione di Zaccheo.
Poiché la questione spinosa era la sua ricchezza, è proprio sull’uso dei beni che si vede la realtà della sua conversione. Le decisioni di Zaccheo sono molto generose e indicano un vero distacco dalle ricchezze che si manifesta nell’andare oltre le norme sull’elemosina e i risarcimenti stabilite dalla legge. Ma la sostanza dei nuovi provvedimenti è che Zaccheo si è aperto agli altri e in particolare ai poveri, segno di vera accoglienza del regno.
Possiamo anche leggere la vicenda di Zaccheo come una parabola sul desiderio. Zaccheo è un uomo ricco ma forse già sazio di ricchezza e di quel tanto di potere che la sua posizione consente; nella sostanza un uomo solo e malvisto che probabilmente comincia a desiderare un cambiamento. Il desiderio di vedere Gesù è mosso dalla speranza di poter uscire da questo vicolo cieco e di qualcuno che gli dica una nuova parola. La scoperta di essere a sua volta desiderato e l’incontro con lo sguardo di Gesù lo sblocca definitivamente e gli fa immaginare la possibilità di una vita diversa.
L’entusiasmo ormai spento da una storia fatta solo di cose è riattivato come desiderio di amore e di comunione. Gesù è capace di liberare il desiderio nella forma più autentica in tutti gli uomini che incontra. Il primo passo di Zaccheo è di mettersi a cercare Gesù, superando l’ostacolo della folla. Ogni uomo ha la sua personale piccolezza di statura e la sua folla che è costituita spesso da egoismi e progetti dai quali ci illudiamo di ottenere la felicità. Mettersi in ricerca come Zaccheo vuol dire uscire dal recinto delle nostre sicurezze ed esporci perché il Signore, che già ci sta cercando, possa alla fine incontrarci.