Avo Mirandola, 40° di attività e Giornata nazionale
Per la Giornata nazionale Avo, nel pomeriggio di sabato 22 ottobre, a Cavezzo, momento di incontro e condivisione con Avo Mirandola, che nei giorni scorsi ha festeggiato 40 anni di attività. L’importanza della sinergia con gli enti locali e l’apertura verso nuove forme di servizio al passo con i tempi
di Virginia Panzani
Festa per il 40° di Avo Mirandola, Annamaria Ragazzi al centro
“Da sempre accanto alle fragilità”: è il tema scelto per la XIV Giornata nazionale Avo che ricorre il prossimo lunedì 24 ottobre. Per l’occasione Avo Mirandola organizza un momento di incontro e di condivisione sabato 22 ottobre (ore 16.00-17.00) presso Villa Giardino a Cavezzo (in via della Libertà). Uno slogan, quello della Giornata nazionale, quanto mai significativo ad esprimere come il servizio dei volontari Avo intenda andare al passo con le necessità dei tempi che cambiano, sempre fedele alla propria “vocazione” ma nell’apertura costante a nuove modalità di intervento. Un’attenzione particolare è rivolta alla sensibilizzazione e al coinvolgimento di ragazzi e giovani attraverso le scuole, coltivando il legame di collaborazione con le classi seconde della scuola media di Cavezzo, oltre che con gli studenti del triennio degli istituti superiori di Mirandola e di Finale Emilia sulla scia del Progetto “Cantiere giovani”.
Appunto nella dimensione di favorire la formazione in vista di nuove forme di servizio e le sinergie con gli enti e le realtà del territorio, lo scorso 8 ottobre si è celebrato, al ristorante La Cantina a Medolla, il 40° anniversario di fondazione di Avo Mirandola, oggi presieduta dalla professoressa Annamaria Ragazzi. Sono intervenuti, fra gli altri, il sindaco di Mirandola, Alberto Greco, il sindaco di Medolla e attuale presidente Ucman (Unione Comuni Modenesi Area Nord), Alberto Calciolari, il presidente nazionale di Federavo, Francesco Colombo, e la presidente Avo Emilia-Romagna, Marisa Monticelli. Hanno partecipato anche alcuni rappresentanti di Avo Carpi e di altre Avo della zona.
“La pandemia da covid-19, con le sue conseguenze, sta rappresentando una vera e propria sfida per la nostra associazione – afferma la presidente Anna Maria Ragazzi -. Da una parte ha precluso ai noi volontari l’accesso all’ospedale e nelle strutture protette, da sempre cuore della nostra presenza, dall’altra ha fatto emergere ulteriori fragilità. Tutto questo ci ha stimolato a ripensare il nostro servizio. Ad esempio, in collaborazione con i Servizi Sociali dell’Ucman, stiamo attivando un progetto per telefonate a persone fragili, sia dal punto di vista fisico che psicologico, non solo per sostenerle nelle difficoltà ma anche per fare da ‘sentinelle’ nel monitorare il loro stato di salute ed allertare, in caso di necessità, il servizio sanitario. Inoltre da alcuni mesi siamo presenti nel Centro diurno di Mirandola grazie all’attivazione di una convenzione con Asp. E’ stato un primo anno di prova che ci ha permesso di costruire legami positivi, con l’auspicio che siano un primo passo verso la domiciliarità”.
Lo scorso 2 settembre, si è inoltre concluso, con successo – si può ben dirlo in base ai riscontri a voce e al questionario di gradimento compilato dai partecipanti – il progetto “Con-tatto” rivolto al benessere degli anziani, che ha coinvolto sette associazioni del territorio, di cui capofila è stata appunto Avo Mirandola. “Una bellissima esperienza – commenta la presidente Ragazzi – che ci ha messo in rete con le altre realtà rendendoci ancora più consapevoli di quanto siano importanti la coprogettazione e la coprogrammazione. Fra le attività realizzate cito, in particolare, le passeggiate al Giardino Botanico La Pica, al confine tra Mirandola e San Felice, con l’educazione ambientale e i consigli per la salute. Il rapporto intergenerazionale all’Oasi San Matteo di Medolla ha visto gli anziani trasmettere ai ragazzi le loro conoscenze di apicoltura, coltivazione dell’orto e preparazione della sfoglia a mano. E poi la rappresentazione teatrale della Compagnia dialettale ‘Quelli delle Roncole 2’, sempre a Medolla”. Grazie al lavoro svolto con passione dalla regista e autrice Giovanna Ganzerli, sono stati realizzati 17 filmati dedicati agli “antichi mestieri”, a quelle attività che si stanno purtroppo perdendo e che costituiscono un patrimonio culturale di inestimabile valore. E’ già in programma la proiezione dei video nelle case di riposo e nei centri diurni a livello locale e anche provinciale.
Dunque, le idee e i progetti non mancano, così come tante sono le richieste di servizi rivolte all’Avo Mirandola. “Aumentano e si diversificano i bisogni di una società fatta sempre più da anziani, cambiano le forme di assistenza, ci interpellano nuove fragilità – osserva la presidente Ragazzi -, mentre la nostra associazione sta subendo una drastica diminuzione dei volontari, soprattutto per motivi di età. Il futuro si presenta certamente problematico, ma – conclude – il buon esito di quanto siamo riusciti a fare, ribadisco grazie alla collaborazione con gli enti locali, e la possibilità di ampliare i nostri rapporti con i giovani e le scuole, sono semi di speranza che ci danno la spinta per un rinnovato impegno”.
Progetto “Con-tatto” al Giardino Botanico La Pica